Il Mezzogiorno e la politica italiana
Premetto che per mezzogiorno intendiamo non solo quello continentale dall'Abruzzo alla Calabria, ma anche le isole di Sicilia e Sardegna. naturale
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Sì, è vero, vi sono problemi speciali, come quello degli agrumi e degli zolfi in Sicilia, quelli del terremoto a Messina, in Calabria, nella Marsica
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clientele elettorali. Così la figura del meridionale è caratterizzata, nella opinione di molti, come quello che non fa, né sa fare quanto dovrebbe, per
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stessa impostazione che all'eterno acquedotto pugliese? Del porto di Savona si fece meno rumore e più fatti che non di quello di Bari; e il porto di
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credettero che quello fosse il momento della nuova trasformazione politica del mezzogiorno per arrivare al livello delle altre regioni.
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Le stesse industrie, a tipo domestico e artigiano, — che prima del 1860 avevano nel mezzogiorno promettente sviluppo, non inferiore a quello del nord
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tentativo di colonizzazione. Il problema portuale della Cirenaica è fondamentale quanto quello della proprietà fondiaria e della viabilità. Lo sforzo politico
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quello che non ha potuto polarizzare la sua economia verso la costa, non ha potuto formare il ceto agrario libero e produttivo con l'enfiteusi, non ha
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dell'Africa e quello del Medio Oriente si presentano sotto aspetti economico politici di un avvenire importantissimo, una nostra politica di amicizie
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padroni; però nel fatto e il padrone primo — quello che coltiva e che nella maggior parte dei casi ha fatto tali debiti per coltivare e trasformare la sua
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dai più disparati criteri sovrappostisi a leggi e a regimi precedenti (fra i quali ottimo quello delle Due Sicilie) col tentativo di una unificazione
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Le leggi non sono creazione aprioristica di cervelli — siano pure come quello di Giove, dal quale uscì Minerva; — sono invece, e allora hanno un vero
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ragione, — ma dovrei anche accennare ad altri problemi, compreso quello della scuola. Anzi, principale quello della scuola, la quale per una legislazione
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Uno degli errori più notevoli è quello delle tariffe dei trasporti ferroviari. Il sud è per posizione geografica il più lontano dai centri mercantili
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Il primo è quello delle braccia dei nostri lavoratori meridionali. L'emigrazione è stata una penosa «via crucis» tanto dell'emigrante fuori patria
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L'on. Luigi Luzzatti ammoniva nel 1901: «quale sarà l'avvenire del mezzogiorno, tale sarà quello del regno, poiché se non si rialzano le sue sorti
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legge, parte del finanziamento); il programma di bonifica agraria e di irrigazione (primo e di enorme utilità quello della piana di Catania, in corso di
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Un problema tecnico-sociale, che, per la sua vastità, può ben dirsi un problema meridionale (benché non tocchi tutte le nostre regioni), è quello del
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dell'interno), il successo del ceto medio è alla pari di quello del Piemonte o della Liguria. Ma bisogna aggiungere che né la politica generale, né la
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tutte le energie si dia il diritto di vita e di lavoro. Non si aggiunga al vecchio tormento quello nuovo delle violenze, sicché la vita cittadina di
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