Il Mezzogiorno e la politica italiana
Però, mentre tale impostazione risponde ad una realtà profonda — che da noi meridionali è certo più sentita e meglio intuita — non ha avuto fin oggi
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riaffermato che il problema del mezzogiorno è di carattere «nazionale». Questa impostazione data da noi a nome di un partito — e non più come opinione personale
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Quando noi diciamo che la questione del mezzogiorno è un problema «nazionale», intendiamo ciò sotto un duplice aspetto: in quanto gli effetti dei
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questo giorno, per noi fausto e pieno di speranze, quanto nell'aprile del 1920 il nostro secondo congresso qui a Napoli volle dimostrare di
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impostazione politica della questione è dovuta a noi; siamo abituati oramai a domandare al governo, più che allo stato, ogni aiuto, ogni intervento
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e governo, anzi mezzogiorno e stato, come due entità diverse e in contrasto, come se noi meridionali non fossimo elementi e forze costitutive dello
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il governo assoluto — che da noi era divenuto un malgoverno, appoggiato alla polizia e sostenuto da plebi misere, fiduciose e turbolente insieme — e
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A questo punto sarà bene osservare che noi meridionali non possiamo negare la nostra ammirazione e anche la nostra approvazione al superbo tentativo
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dell'Inghilterra; e mentre una savia politica verso gli arabi di Libia potrebbe far convergere a noi molti interessi arabi dell'Asia e dell'Egitto, non è affatto
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Era opportuno fare in Asia Minore una politica di mandati e di occupazioni economiche, destando verso di noi i sospetti turchi, per quell'accordo
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Escludo che questa si chiami politica imperialistica, lontana dal pensiero e dalle convinzioni di noi popolari. Un paese che, come il nostro, ha
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( tesi che per noi è superata e dal fatto e dal valore che noi diamo all'unità nazionale, al di sopra di qualsiasi altro interesse), e la preoccupazione
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nazionale per la inferiorità della propria produzione da smerciare all'estero (ricordiamo, noi meridionali, che il trattato di commercio con la Francia
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meridionali, — con la convinzione che anche noi potevamo creare la nostra industria, non pensando che, per creare un'industria che vinca la concorrenza
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affrettata e irrazionale. Ma come i più deboli fra noi risentono di più dei colpi d'aria, del freddo, del caldo eccessivo e di ogni altra influenza
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Chi non ricorda il danno notevole che viene a noi per il fatto dei nostri centri rurali agglomerati e densi di popolazione agricola, quali nelle
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La legge sulle bonifiche non ebbe seria applicazione da noi. Storia lagrimevole! La bonifica idraulica, pensata come risanamento di zone malariche
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. Oggi si può parlare di regione, senza violare il principio nazionale e unitario: ebbene, parliamone noi, che dobbiamo, meglio degli altri, conoscere i
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, quanto della nostra economia e della nostra vitalità civile e domestica in patria. Una prova tragica, che noi oggi vediamo di lontano, come un grave
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ancora forte, perché la vita da noi ha meno agi ed è più vivo il senso della parsimonia, ma nell'istinto di salvezza, che oggi è più imperioso, purché la
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fosse tecnicamente preparato, avrebbe una potenzialità assai maggiore, e potrebbe servire all'inquadramento e alla guida di quelle forze, che noi
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La visione del nostro essere, delle nostre deficienze, dei bisogni, degli interessi, delle forze insite al nostro organismo, deve essere fatta da noi
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ha trasformato o distrutto, ha interessi diretti nel Mediterraneo in contrasto con noi; se la Jugoslavia tende a Salonicco, non può per questo
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certo quella di essere l'ancella o il terzo incomodo dell'Intesa (che nulla seppe dare a noi del bottino di guerra, cosa che oggi ci giova nella
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immane li portò alla guerra, e quindi alla tragedia. Ma la loro coscienza di popolo non viene meno. Noi, come italiani, dal punto di vista politico ed
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Per noi popolari il problema è sintetico; comincia col risanamento della nostra vita pubblica da ogni forma di parassitismo locale e di oppressione
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Per questo noi neghiamo il diritto a ministri e a uomini politici di venire a scoprire le nostre regioni, a compatire le nostre miserie; domandiamo
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a formare una salda coscienza collettiva, per l'intristimento doloroso delle coalizioni e delle clientele. Ma noi popolari, arrivati da pochi anni
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La redenzione comincia da noi. Questo è canone fondamentale che noi popolari del mezzogiorno proclamiamo, come un inizio di forza e di vitalità che
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maggiore però sta altrove; non è una presa di possesso alla garibaldina, che muta il mezzogiorno e lo fa rivivere; ma nessuno di noi si augura che
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A questo risorgimento del mezzogiorno noi — popolari e meridionali — vogliamo cooperare, come ad una nuova forza sorgente per la saldezza e grandezza
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