Il Mezzogiorno e la politica italiana
Il partito popolare italiano si è prefisso questo cómpito fin dal suo inizio, e ne volle prendere impegno segnandolo nelle sui tavole programmatiche
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viabilità, dei trasporti, del latifondo, della pubblica sicurezza nelle campagne, e così via; ma per lo più deformati da preconcetti di una letteratura
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Giolitti, i quali seppero penetrare ancora di più, e meglio dei precedenti governi, nelle divisioni locali delle nostre regioni, dominare con i favori e
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Poiché il fenomeno che abbiamo descritto è stato fin ieri costante; e poiché l'istinto economico, se vi fossero stati mutamenti sostanziali nelle
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— si avvidero che una terribile concorrente sorgeva nelle acque del sud, e la politica di insidie e di sorprese fu un piano che a vicenda, e con
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; l'errore di Rudinì dopo Adua fu grande; oggi le colonie del mar Rosso vivacchiano; e la nostra aspirazione su Gibuti fu compromessa da Sonnino nelle
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commerci e di industrie. Questo doveva essere il programma italiano della nostra politica mediterranea, l'indirizzo costante e intelligente, nelle
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Giustino Fortunato, nel suo severo esame, confrontando nelle varie epoche le condizioni del nord con quelle del sud, arriva alla conclusione della
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Si domanda da parecchi se è mai possibile che, nelle condizioni presenti, il mezzogiorno possa superare le difficoltà economiche; e, sia pure
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inferiorità agricola nella sua scarsa umidità, nelle lunghe siccità e nelle pioggie irregolari, che ha da secoli accumulato rovine con i disboscamenti, con
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le energie agricole responsabili e trasformatrici in confronto alle altre. I recenti provvedimenti De Stefani possono avere una giustificazione nelle
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Chi non ricorda il danno notevole che viene a noi per il fatto dei nostri centri rurali agglomerati e densi di popolazione agricola, quali nelle
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infingardaggine delle popolazioni o nel pregiudizio politico e religioso, come si disse un tempo, ma nelle condizioni sociali ed economiche che dovevano
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di coloro che sentono e operano nelle varie regioni. È questo un torto la cui colpa è da attribuirsi specialmente ai meridionali. Quando i nostri
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dei capitali — benché in misura inferiore alla media generale per abitante italiano, — ma perché questo capitale o è messo nelle casse postali e di
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Io ho fede nelle nostre forze naturali; perché queste possano utilizzarsi, occorre una efficace preparazione, che sarà un'altra vigilia (come fu
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infantile si è diffuso nei minori centri, la propaganda igienica nelle scuole è tentata; voglio ricordare le scuole all'aperto del mio comune e gli asili di
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vita che lavora, privi della ebbrezza che dà il contatto con la natura, che si trasforma e si rinnova nelle sue forze produttive.
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non esista il ceto medio nell'agricoltura meridionale. Certo, in nessun posto, meno nelle zone litoranee (che fan così bella cortina alle asprezze
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nazionale, ma come pari nelle responsabilità e nell'attività al resto della patria nostra.
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autonomia di razza, della loro esistenza economica. Si crearono così l'impero nel loro paese, nel mare e nelle colonie. Dal 1870 al 1914 lo sforzo
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La vecchia democrazia personalista è forte nel mezzogiorno: sta in agguato, aspetta, si insinua nelle pieghe dei nuovi partiti, vive del suo bagaglio
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