Il Mezzogiorno e la politica italiana
Nel programma del partito popolare italiano, fu messa sul piano politico, come affermazione fondamentale (per la prima volta in Italia) «la
Pagina 309
Il Mezzogiorno e la politica italiana
omogenee, la connessione di interessi e di economie, la simultaneità e univocità di cause e similarità di effetti — pur nel vario e diverso sviluppo politico
Pagina 309
Il Mezzogiorno e la politica italiana
Stando e vivendo fuori dell'ambiente meridionale, — nel contatto con studiosi, uomini politici, economisti, finanzieri, persone dedite agli affari
Pagina 311
Il Mezzogiorno e la politica italiana
È possibile ciò? Ci saranno questi uomini, questi partiti, questo «club» intellettuale che creerà nel mezzogiorno la sua nuova coscienza e la sua
Pagina 313
Il Mezzogiorno e la politica italiana
condizioni di inferiorità, perché nell'accentuare questo contrasto e nel riportarlo alle condizioni diverse con le altre regioni d'Italia (specialmente
Pagina 313
Il Mezzogiorno e la politica italiana
Chi guarda la storia del mezzogiorno nel periodo del risorgimento italiano e la funzione intellettuale e politica avuta nel movimento di un secolo di
Pagina 314
Il Mezzogiorno e la politica italiana
democratiche del secolo XIX, creò i moti nazionali dei popoli, e dalle Americhe, liberate dalla soggezione coloniale europea, passò nel vecchio
Pagina 314
Il Mezzogiorno e la politica italiana
Giorni fa, nel discorso tenuto a Torino, analizzando la crisi del parlamento, ho rilevato come una delle cause fondamentali di essa sia stata il
Pagina 317
Il Mezzogiorno e la politica italiana
dell'agricoltura e delle classi medie; e nel suo gioco politico pose sul medesimo piano le due forze del capitale industriale e del lavoro industriale
Pagina 317
Il Mezzogiorno e la politica italiana
le sue competenze nel campo amministrativo ed economico per potere avere la maggiore ingerenza nella vita del paese».
Pagina 318
Il Mezzogiorno e la politica italiana
meridionali, se non per coordinazione diretta o indiretta, e quindi la valutazione politica di tali problemi veniva a mancare nel peso della bilancia degli
Pagina 319
Il Mezzogiorno e la politica italiana
Il dominio era ed è purtroppo in mano all'alta banca, e questa non è mai esistita nel mezzogiorno; il Banco di Napoli e il Banco di Sicilia sono enti
Pagina 319
Il Mezzogiorno e la politica italiana
Le stesse industrie, a tipo domestico e artigiano, — che prima del 1860 avevano nel mezzogiorno promettente sviluppo, non inferiore a quello del nord
Pagina 320
Il Mezzogiorno e la politica italiana
— prima nella concezione liberista di marca inglese, e poi nel regime protezionista — superato il periodo di assestamento europeo con l'unificazione
Pagina 321
Il Mezzogiorno e la politica italiana
, attraverso la nostra colonia, congiungersi all'Africa centrale. Purtroppo, nel trattato di Londra la nostra politica coloniale poteva essere rivalutata, ma non
Pagina 324
Il Mezzogiorno e la politica italiana
; servono a dimostrare che nel Mediterraneo c'è da fare una politica, non analitica, particolaristica, del caso per caso, ma coordinata e lungimirante.
Pagina 325
Il Mezzogiorno e la politica italiana
Giustino Fortunato, nel suo severo esame, confrontando nelle varie epoche le condizioni del nord con quelle del sud, arriva alla conclusione della
Pagina 327
Il Mezzogiorno e la politica italiana
) ebbero un periodo di grande rifioritura; e Bari nell'Adriatico, Amalfi e Salerno nel Tirreno, Messina nello Jonio poterono assurgere a città marinare di
Pagina 327
Il Mezzogiorno e la politica italiana
sotto l'impero romano, e le sue forze intime si irrigidiscono; finché, nel secolo XVIII, poté formarsi una nuova coscienza politica, e dare un primo
Pagina 328
Il Mezzogiorno e la politica italiana
meridionalistica nel Mediterraneo, per un largo contributo alla ripresa di industrie e di traffico, ebbe dal governo fascista uno sviluppo negativo e dal punto di
Pagina 328
Il Mezzogiorno e la politica italiana
il controllo diretto della madre patria; perché tale fatto darà la spinta a creare nel mezzogiorno un'agricoltura razionale e maggiore sviluppo di
Pagina 329
Il Mezzogiorno e la politica italiana
, rinnovato nel 1881, fu denunziato nel 1887, e la guerra di tariffe che ne seguì sconvolse i nostri mercati), vi è anche il danno che ne soffre il
Pagina 331
Il Mezzogiorno e la politica italiana
nel settentrione. Del resto, tanto l'assenza di tale dazio quanto la sua permanenza dà luogo a speculazioni di mugnai o a guadagni di commercianti o a
Pagina 332
Il Mezzogiorno e la politica italiana
padroni; però nel fatto e il padrone primo — quello che coltiva e che nella maggior parte dei casi ha fatto tali debiti per coltivare e trasformare la sua
Pagina 333
Il Mezzogiorno e la politica italiana
Questo accenno vale per la terza causa di inferiorità nostra, cioè la uniformità legislativa, specialmente nel campo economico. Questo errore
Pagina 335
Il Mezzogiorno e la politica italiana
E la realtà, più imperiosa dei preconcetti teorici, batteva alle porte del nostro parlamento e della burocrazia, inciprigniti nel culto della
Pagina 335
Il Mezzogiorno e la politica italiana
cultura. Così la legge trattò solo la bonifica idraulica. Ebbene, nel mezzogiorno l'abitato da risanare era lontano, rifugiatosi da secoli sulle creste
Pagina 336
Il Mezzogiorno e la politica italiana
infingardaggine delle popolazioni o nel pregiudizio politico e religioso, come si disse un tempo, ma nelle condizioni sociali ed economiche che dovevano
Pagina 337
Il Mezzogiorno e la politica italiana
nel ritmo della politica, dell'economia e della legislazione, ispirata e metropolizzata nel nord; e quando essi prospettano incompleti, frammentari — in
Pagina 338
Il Mezzogiorno e la politica italiana
Sotto questo aspetto deve guardarsi il problema delle spese pubbliche nel mezzogiorno, che non sono semplici criteri di favori che lo stato elargisce
Pagina 338
Il Mezzogiorno e la politica italiana
coscienza politica, nell'organismo della nostra vitalità e nel naturale sviluppo della nostra forza.
Pagina 338
Il Mezzogiorno e la politica italiana
Vi sono energie adeguate del mezzogiorno per potere — sia pure con la linea politica così precisata nel triplice rapporto economico, tributario e
Pagina 339
Il Mezzogiorno e la politica italiana
del suo ambiente, mettetelo nel contrasto della vita, perché ne superi le difficoltà, toglietelo dalle impressioni scoraggianti di impotenza, e ne
Pagina 339
Il Mezzogiorno e la politica italiana
un gran popolo nel suo divenire.
Pagina 339
Il Mezzogiorno e la politica italiana
colonizzazione di vasti latifondi, ovvero han trasformato in vigneti le zone alpestri della Calabria, c'è da aver fiducia nella volontà tenace, nel
Pagina 340
Il Mezzogiorno e la politica italiana
mezzogiorno non ha capitali; io dico che esso non ha fede nel suo capitale, e quindi gli altri non hanno fede in esso, non perché di fatto non vi siano
Pagina 340
Il Mezzogiorno e la politica italiana
L'on. Luigi Luzzatti ammoniva nel 1901: «quale sarà l'avvenire del mezzogiorno, tale sarà quello del regno, poiché se non si rialzano le sue sorti
Pagina 341
Il Mezzogiorno e la politica italiana
Al capitale formato dai sudati risparmi, al lavoro geniale, corretto da preparazione ed esperienza tecnica (due valori che si trovano largamente, nel
Pagina 342
Il Mezzogiorno e la politica italiana
, negarono; e lo stato risparmia i denari che avrebbe dovuto spendere nel sud. Se la crisi agraria verrà a battere alle nostre porte, avremo popolazioni
Pagina 344
Il Mezzogiorno e la politica italiana
La soluzione del problema agrario deve contribuire a formare quel ceto medio economico, che è molto limitato nel mezzogiorno, e che è uno dei nessi
Pagina 344
Il Mezzogiorno e la politica italiana
cultura scolastica, né l'avviamento professionale hanno contribuito assai a questa radicale trasformazione, che è tanto più difficile nel mezzogiorno
Pagina 344
Il Mezzogiorno e la politica italiana
regime di liberi scambi. Potrebbe soffrirne qualche industria, ma i commerci aumenterebbero, e una nuova vita si infonderebbe nel vecchio corpo della
Pagina 347
Il Mezzogiorno e la politica italiana
valutazione morale degli altri popoli); non certo quella di puro equilibrio nel gioco delle grandi forze internazionali in contrasto, come avviene oggi
Pagina 348
Il Mezzogiorno e la politica italiana
austro-ungarico, neppure sotto l'aspetto di unione economica danubiana, che ricreerebbe con più asprezza, nel bacino adriatico, le vecchie lotte
Pagina 348
Il Mezzogiorno e la politica italiana
autonomia di razza, della loro esistenza economica. Si crearono così l'impero nel loro paese, nel mare e nelle colonie. Dal 1870 al 1914 lo sforzo
Pagina 349
Il Mezzogiorno e la politica italiana
che stasera sono qui presenti in ispirito nel nome del nostro programma e della nostra idea.
Pagina 350
Il Mezzogiorno e la politica italiana
popolare italiano fa nel campo politico, facciano gli organizzatori nel campo sociale e dell'azione cattolica, specialmente giovanile e femminile, per
Pagina 351
Il Mezzogiorno e la politica italiana
Il socialismo meridionale non ha mai impostato il problema nel suo complesso; ha rilevato le condizioni sociali così depresse e il triste fenomeno
Pagina 351
Il Mezzogiorno e la politica italiana
La vecchia democrazia personalista è forte nel mezzogiorno: sta in agguato, aspetta, si insinua nelle pieghe dei nuovi partiti, vive del suo bagaglio
Pagina 352
Il Mezzogiorno e la politica italiana
della patria italiana, che riaffermi, nel futuro domani, i vecchi e i nuovi diritti nel Mediterraneo.
Pagina 353