Il Mezzogiorno e la politica italiana
l'aria di conquistatori a buon mercato; non conobbero, compatirono e oppressero. L'elemento nostrano s'irrigidì; un solo merito ebbe: superò il
Pagina 315
Il Mezzogiorno e la politica italiana
L'avvento della sinistra con la partecipazione del mezzogiorno aveva aggravato la concezione parlamentarista e la sua gravitazione sulle masse
Pagina 316
Il Mezzogiorno e la politica italiana
con le minacce. L'elemento estremo del mezzogiorno, da Imbriani a Bovio, faceva della politica retorico-idealista; lo stesso Colaianni, che diede
Pagina 318
Il Mezzogiorno e la politica italiana
. Comunque, l'azione di tali istituti è ben localizzata e poco influisce sul resto della economia nazionale e dell'orientamento statale. L'alta banca e l'alta
Pagina 319
Il Mezzogiorno e la politica italiana
di fatto centro-europei. L'Italia, con il suo porto di Genova e l'hinterland lombardo, con le nuove comunicazioni rapide con la Francia, la Svizzera
Pagina 321
Il Mezzogiorno e la politica italiana
L'Egitto finalmente ha tolto da sé il protettorato inglese; campo di espansione economica e culturale italiana, è trascurato per paura
Pagina 325
Il Mezzogiorno e la politica italiana
L'unità nazionale fu così la vera forza di salvezza del mezzogiorno, creò ad esso una coscienza civile e politica e diede una spinta nuova di forza
Pagina 328
Il Mezzogiorno e la politica italiana
vari centri, non un centro. Roma è centro storico, morale, non economico. L'Italia non poteva trovare una misura unica, che creasse una metropoli per
Pagina 335
Il Mezzogiorno e la politica italiana
continentale e circa dieci in Sicilia. L'anno scorso si pensò agli enti di bonifica; la lunga gestazione regolamentare fece perdere del tempo, oggi il vento
Pagina 336
Il Mezzogiorno e la politica italiana
Fiume. L'Italia meridionale ha il suo retroterra limitato, e se i suoi porti di Napoli, Bari, Messina, Catania, Palermo, Cagliari hanno un commercio
Pagina 337
Il Mezzogiorno e la politica italiana
L'elenco dei vari rami dell'economia e dell'amministrazione è molto lungo, e mi fermo: siamo tutti convinti che per l'Italia non solo la legge
Pagina 338
Il Mezzogiorno e la politica italiana
L'amore alla patria, alla famiglia, al culto, alla tradizione religiosa è rimasto come un grave vincolo morale che ci lega ormai a un'altra Italia
Pagina 339
Il Mezzogiorno e la politica italiana
Il primo è quello delle braccia dei nostri lavoratori meridionali. L'emigrazione è stata una penosa «via crucis» tanto dell'emigrante fuori patria
Pagina 339
Il Mezzogiorno e la politica italiana
L'on. Luigi Luzzatti ammoniva nel 1901: «quale sarà l'avvenire del mezzogiorno, tale sarà quello del regno, poiché se non si rialzano le sue sorti
Pagina 341
Il Mezzogiorno e la politica italiana
la sua risurrezione: il risanamento igienico e il rinvigorimento morale. L'inizio esiste: i comuni che hanno acquedotti oggi sono numerosi; due o tre
Pagina 342
Il Mezzogiorno e la politica italiana
veramente uomini preparati alla lotta, sia che vadano all'estero, sia che restino in patria. L'operaio italiano è preferito, non solo per l'assiduità
Pagina 342
Il Mezzogiorno e la politica italiana
L'altro elemento di forza è il rinvigorimento morale. Il rispetto alla famiglia, la santità del focolare domestico, la continenza dei costumi è un
Pagina 343
Il Mezzogiorno e la politica italiana
cultura, farne centri di abitati floridi e di colonie numerose. L'obbligatorietà del consorzio, la possibilità di esproprio, l'alea della spesa, che
Pagina 344
Il Mezzogiorno e la politica italiana
reali e legittimi del sud e del nord, agricolo e industriale. L'alta Italia manifatturiera deve, per necessità, gravitare verso il bacino danubiano
Pagina 347
Il Mezzogiorno e la politica italiana
economiche e politiche. L'Adriatico deve essere mare comune all'una e all'altra sponda, e deve entrare nella nuova sfera di attività economica; Trieste
Pagina 348