Il Mezzogiorno e la politica italiana
industrie incipienti, con quella abilità che viene dall'assenza di passione politica e morale, e che forma il distintivo della razza, la quale si
Pagina 314
Il Mezzogiorno e la politica italiana
politica economica a favore delle industrie dell'alta e media Italia, e servono come base parlamentaristica ai governi trasformistici di Depretis e di
Pagina 318
Il Mezzogiorno e la politica italiana
Le stesse industrie, a tipo domestico e artigiano, — che prima del 1860 avevano nel mezzogiorno promettente sviluppo, non inferiore a quello del nord
Pagina 320
Il Mezzogiorno e la politica italiana
intensificassero i trasporti, che la rete ferroviaria fosse più densa, che le industrie fiorissero e che la popolazione, già favorita dalle migliori
Pagina 321
Il Mezzogiorno e la politica italiana
commerci e di industrie. Questo doveva essere il programma italiano della nostra politica mediterranea, l'indirizzo costante e intelligente, nelle
Pagina 325
Il Mezzogiorno e la politica italiana
meridionalistica nel Mediterraneo, per un largo contributo alla ripresa di industrie e di traffico, ebbe dal governo fascista uno sviluppo negativo e dal punto di
Pagina 328
Il Mezzogiorno e la politica italiana
anche per le sue industrie granarie e le sue paste; per le quali è necessario lo scambio di qualità per le razionali miscele. Il dazio doganale servì allo
Pagina 332
Il Mezzogiorno e la politica italiana
, ma per il suo rendimento; onde per questo lato le nostre industrie possono ben affrontare e superare la concorrenza. Ma se questo geniale lavoratore
Pagina 342
Il Mezzogiorno e la politica italiana
, che valga a valorizzare la nostra economia e gli sforzi produttivi delle nostre industrie e dell'agricoltura. Così il sud un'altra volta, dopo l'unità
Pagina 348