Il Mezzogiorno e la politica italiana
comprenderle nella loro ragion d'essere e nel loro profondo significato, onde viene eliso qualsiasi sforzo pratico da una dualità di modi di valutare e di
Pagina 312
Il Mezzogiorno e la politica italiana
regno sardo doveva essere per i nostri padri la vera unificazione spirituale (errore che oggi col medesimo spirito si rinnova per le Venezie Giulia e
Pagina 315
Il Mezzogiorno e la politica italiana
mezzogiorno, come se potessero essere guardati come antitetici agli interessi nazionali. Nobile il sentimento che univa la nostra gente alla patria una; ma
Pagina 315
Il Mezzogiorno e la politica italiana
pensare anche agli estranei che il mezzogiorno non può essere guardato come una colonia economica, o come campo di sfruttamento politico, o come regione
Pagina 320
Il Mezzogiorno e la politica italiana
La lotta insinuata fra nord e sud non è, né può essere guardata come una lotta di egemonia politica ed economica; anche perché il sud non può dirsi
Pagina 321
Il Mezzogiorno e la politica italiana
italiano deve essere quello di creare specialmente in Cirenaica uno sbocco permanente al flusso emigratorio e al commercio, che dovrebbero
Pagina 324
Il Mezzogiorno e la politica italiana
italiani di Sicilia che abitano la Tunisia e che con i loro sforzi ne han fatto un centro economico di prim'ordine, hanno la minaccia di essere naturalizzati
Pagina 324
Il Mezzogiorno e la politica italiana
Crispi sognò l'impero africano, pensò che l'Abissinia potesse essere italiana; s'illuse, e non fu compreso nella parte realistica della sua politica
Pagina 325
Il Mezzogiorno e la politica italiana
commerci e di industrie. Questo doveva essere il programma italiano della nostra politica mediterranea, l'indirizzo costante e intelligente, nelle
Pagina 325
Il Mezzogiorno e la politica italiana
terra, di tutte le oppressioni fiscali, delle incursioni barbariche, della rapacità straniera, che per essere difeso diventa feudo della Santa Sede — è
Pagina 327
Il Mezzogiorno e la politica italiana
ripresa del mezzogiorno, dopo la guerra, non poteva che essere orientata verso la più larga ricostruzione economica, sviluppando l'agricoltura e attuando
Pagina 328
Il Mezzogiorno e la politica italiana
Lo sforzo politico deve essere, per legge naturale, pari allo sforzo economico, necessario a vincere gli ostacoli che si frappongono ad avere una
Pagina 330
Il Mezzogiorno e la politica italiana
Spiego anzitutto il termine di connessione. La spinta a una grande trasformazione economica deve essere data dalla certezza del vantaggio, e dalla
Pagina 330
Il Mezzogiorno e la politica italiana
agricola andava prendendo grave e pernicioso sviluppo, e la crisi bancaria toglieva quella parte di risparmi che doveva essere destinata alla
Pagina 332
Il Mezzogiorno e la politica italiana
fu deliberato il nuovo catasto, fu dai più ritenuto che tale legge di perequazione fondiaria dovesse essere un atto di giustizia verso l'agricoltura
Pagina 333
Il Mezzogiorno e la politica italiana
uniformità formale, per essere ascoltata. Si facevano le leggi: accenno a quelle agrarie. Il disboscamento pazzo del mezzogiorno imponeva una ricostruzione
Pagina 335
Il Mezzogiorno e la politica italiana
scritta. Questo processo dinamico della realtà economica e amministrativa dovrebbe essere lasciato all'adattamento locale: come avviene in
Pagina 335
Il Mezzogiorno e la politica italiana
, partendo da erronei concetti economici, falsarono per via il carattere e la funzione loro con infiltrazioni politiche — oggi possono essere discreditate e
Pagina 340
Il Mezzogiorno e la politica italiana
È l'ambiente nostro, che deve essere trasformato e vivificato. A far ciò occorrono mezzi idonei. Il rilievo principale, che ho letto in molti libri
Pagina 340
Il Mezzogiorno e la politica italiana
, quanto minore è il capitale circolante e quanto più avverse sono le condizioni della natura, che non possono essere vinte senza grande sforzo. Però
Pagina 344
Il Mezzogiorno e la politica italiana
connettivi più saldi della società; e che — per il fatto di non essere né troppo piccolo né abbastanza ricco — sente meglio la spinta al lavoro, alle
Pagina 344
Il Mezzogiorno e la politica italiana
La visione del nostro essere, delle nostre deficienze, dei bisogni, degli interessi, delle forze insite al nostro organismo, deve essere fatta da noi
Pagina 346
Il Mezzogiorno e la politica italiana
trovarci con l'attrezzatura commerciale e industriale adatta, perché tornerà ad essere, anche meglio di prima, un futuro mercato italiano. E qui cade
Pagina 347
Il Mezzogiorno e la politica italiana
certo quella di essere l'ancella o il terzo incomodo dell'Intesa (che nulla seppe dare a noi del bottino di guerra, cosa che oggi ci giova nella
Pagina 348
Il Mezzogiorno e la politica italiana
economiche e politiche. L'Adriatico deve essere mare comune all'una e all'altra sponda, e deve entrare nella nuova sfera di attività economica; Trieste
Pagina 348
Il Mezzogiorno e la politica italiana
Mi direte che faccio della poesia. No; voglio essere una voce che risuoni e richiami ad una realtà, presente e futura, fatta di elementi concreti
Pagina 349
Il Mezzogiorno e la politica italiana
Questa visione non deve essere monopolio di partito, ma coscienza politica della nostra gente, che seppe i dolori e le lacrime di ieri, che visse le
Pagina 353