Il Mezzogiorno e la politica italiana
possibile, se noi che siamo figli del mezzogiorno e che nella politica nazionale diamo molto della nostra attività e dei nostri sentimenti, non ci
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vane. Ed oggi, prendendo occasione dal quarto anniversario della costituzione del partito, in questa metropoli del mezzogiorno — che ne ha tutti i
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gli italiani che viaggiano a scopo di studio e di politica oggettiva) hanno, sì, una impressione generica di vari problemi, come quelli della
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apprezzare le stesse cose, che determinano due posizioni veramente diverse fra il mezzogiorno e il resto dell'Italia. Pochi sono quelli che fuori della
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nel compimento dell'unità — gli uomini politici del mezzogiorno e della Sicilia non seppero né intuire le cause iniziali e profonde della crisi dell'ex
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— mostrarono il grado di inferiorità economica e sociale della grande agricoltura e del latifondo; Zanardelli corse alla scoperta della Basilicata
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L'avvento della sinistra con la partecipazione del mezzogiorno aveva aggravato la concezione parlamentarista e la sua gravitazione sulle masse
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, avvantaggiando il primo con la protezione e l'altro con i salari, ambedue assalendo per diverse vie lo stato in un'azione di pompaggio del denaro della
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Dopo avere accennato in quel discorso al decadimento della camera, argomento oggi all'ordine del giorno; dopo aver ricordato che di tale decadimento
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Orbene, in questo pervertimento della vita politica parlamentare, proprio il mezzogiorno e la questione meridionale figurano come «alibi» per una
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Dicevo, adunque, che la pressione della finanza bancaria ed industriale sul governo e sull'indirizzo statale, non poteva riferirsi a problemi
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Questo è stato il grande errore di impostazione della «questione meridionale» e il processo storico e legislativo fino allo scoppio della guerra. Ma
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Il mezzogiorno fu perciò considerato esclusivamente agricolo; di un'agricoltura arretrata, di poco rendimento, meno le zone vesuviane o etnee o della
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che abbia lottato; ha mormorato, ha protestato, ha scritto libri ed opuscoli, ha fatto discorsi; manca in tutto ciò la sostanza e il terreno della
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una risposta chiara e, spero, decisiva, per la migliore comprensione della «questione meridionale».
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La Tripolitania e la Cirenaica, divenute nostre colonie — e fu atto di savia politica — sono state per un decennio tenute come feudo della burocrazia
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commerci e di industrie. Questo doveva essere il programma italiano della nostra politica mediterranea, l'indirizzo costante e intelligente, nelle
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Giustino Fortunato, nel suo severo esame, confrontando nelle varie epoche le condizioni del nord con quelle del sud, arriva alla conclusione della
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favorito da un indirizzo politico prevalentemente mediterraneo, vincere la lotta della concorrenza e passare da un'economia quasi passiva a un'economia
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l'ubertà della zona dove fiorisce l'arancio, si ricordò il giardino delle Esperidi, si esaltò il bel cielo, il sole fecondo, la terra ferace.
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modificò l'indirizzo protezionista industriale. Dopo la guerra, l'oscillazione della moneta e il regime proibitivo che sopravvisse, resero difficile la
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terra — che è anche colpito dalla ricchezza mobile del mutuo; e senza speranza della presunta rivalsa. Ed è strano il fatto che mentre all'industria
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E la realtà, più imperiosa dei preconcetti teorici, batteva alle porte del nostro parlamento e della burocrazia, inciprigniti nel culto della
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manovrare le corde della tortura e stirare muscoli e nervi, se, o il capo o i piedi, risultavano più corti della misura.
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Dovrei fare la storia del regime dei cantieri e della marina mercantile, improntata quasi esclusivamente al doppio interesse degli armatori e dei
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ragione, — ma dovrei anche accennare ad altri problemi, compreso quello della scuola. Anzi, principale quello della scuola, la quale per una legislazione
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come elementi diretti della sua attività e del suo pensiero, e di saperle attuare con le sue forze organiche e con la sua caratteristica regionale
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, quanto della nostra economia e della nostra vitalità civile e domestica in patria. Una prova tragica, che noi oggi vediamo di lontano, come un grave
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del suo ambiente, mettetelo nel contrasto della vita, perché ne superi le difficoltà, toglietelo dalle impressioni scoraggianti di impotenza, e ne
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grandi istituti del Banco di Napoli e di Sicilia, — segnano l'inizio del nostro risorgimento agricolo, che ebbe le crisi formidabili della filossera
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colonizzazione di vasti latifondi, ovvero han trasformato in vigneti le zone alpestri della Calabria, c'è da aver fiducia nella volontà tenace, nel
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aspra vigilia l'emigrazione), cioè l'avviamento della gioventù alla sua formazione tecnica.
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idroelettrici, fra i quali primo e di grande importanza nazionale l'utilizzazione delle acque della Sila (il cui piano ha già avuto, oltre le agevolazioni di
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succubi della malavita locale qualunque ne sia il nome specifico o storico?
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e l'interno della Sicilia, è proprio il bracciante o il salariato, che vive nei centri urbani e non si interessa alla produzione della terra; il
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connettivi più saldi della società; e che — per il fatto di non essere né troppo piccolo né abbastanza ricco — sente meglio la spinta al lavoro, alle
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cultura, farne centri di abitati floridi e di colonie numerose. L'obbligatorietà del consorzio, la possibilità di esproprio, l'alea della spesa, che
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Un secolo di sforzi, dopo l'abolizione della feudalità, dopo la quotizzazione dei demani comunali, dopo la vendita del patrimonio ecclesiastico, con
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nazionale, ma come pari nelle responsabilità e nell'attività al resto della patria nostra.
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, nord e sud, abbiano due centri di sviluppo e di convergenza, come un insieme economico, che spunta più chiaro dalle rovine della guerra; la quale
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Mi direte che faccio della poesia. No; voglio essere una voce che risuoni e richiami ad una realtà, presente e futura, fatta di elementi concreti
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che stasera sono qui presenti in ispirito nel nome del nostro programma e della nostra idea.
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Oggi basta: i partiti nazionali debbono far sentire che la cerchia della vita politica è estesa dall'un campo all'altro d'Italia, che la solidarietà
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Per noi popolari il problema è sintetico; comincia col risanamento della nostra vita pubblica da ogni forma di parassitismo locale e di oppressione
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nella vita politica, abbiamo avuto il merito della nuova impostazione, che oggi, in questo giorno che ricorda la nostra costituzione di partito
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nome della nazione, poi in nome della scienza, ed ha rotto così i rapporti morali fra le classi alte e il popolo. Occorre che quel che il partito
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preminenze personali ad una visione più vasta della questione meridionale e della sua dinamica. Se una parola può venire da me al mio amato
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, dietro al fascismo al potere, forte della sua gioventù, debole della sua inesperienza, si annidino la speculazione dell'alta banca, l'internazionalismo
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, del vecchio idealismo retorico, del procacciantismo parlamentare, dell'anticlericalismo locale. Essa non ha saputo elevarsi a forza motrice della
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della patria italiana, che riaffermi, nel futuro domani, i vecchi e i nuovi diritti nel Mediterraneo.
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