Il Mezzogiorno e la politica italiana
Però, mentre tale impostazione risponde ad una realtà profonda — che da noi meridionali è certo più sentita e meglio intuita — non ha avuto fin oggi
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che così vasta regione, anzi agglomerato di regioni, abbia molti problemi da agitare e da risolvere. Ma la convergenza di tante condizioni quasi
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riaffermato che il problema del mezzogiorno è di carattere «nazionale». Questa impostazione data da noi a nome di un partito — e non più come opinione personale
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viabilità, dei trasporti, del latifondo, della pubblica sicurezza nelle campagne, e così via; ma per lo più deformati da preconcetti di una letteratura
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meridionale anzitutto come un effetto dell'indole, dei costumi, dell'indirizzo culturale, della mancanza di iniziativa e di coraggio da parte degli abitanti di
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comprenderle nella loro ragion d'essere e nel loro profondo significato, onde viene eliso qualsiasi sforzo pratico da una dualità di modi di valutare e di
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del nord), sembra che si attenda un ausilio esterno, lontano, invocato, invece di creare noi un programma politico della questione meridionale, tale da
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sporadicamente e senza efficacia da vari uomini nostri di qua e di là dal faro. Ma sono state voci isolate, inascoltate, alle quali ha fatto seguito la
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il governo assoluto — che da noi era divenuto un malgoverno, appoggiato alla polizia e sostenuto da plebi misere, fiduciose e turbolente insieme — e
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parlavano uomini politici e uomini di studio da molti anni, e che lo stato di disagio e di urto fra parlamento e coscienza nazionale ha più di
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dualismo delle diverse condizioni economiche e politiche dell'Italia. Benché il problema venisse, in quel discorso, considerato da un altro angolo visuale
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con le minacce. L'elemento estremo del mezzogiorno, da Imbriani a Bovio, faceva della politica retorico-idealista; lo stesso Colaianni, che diede
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e di resistenza fisica — pur sulle creste fredde di montagne nevose, alle quali non era abituato — così devoto al sacrificio per la patria, da far
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agricolo. Le forze del mezzogiorno perdettero o meglio non acquistarono mai l'iniziativa politica — non ostante avessero avuto uomini validi al governo da
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di protettorato o simili, infranto a Vallona? Sono domande, alle quali la nostra storia darà una risposta, che fin da ora io credo sarà negativa
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L'Egitto finalmente ha tolto da sé il protettorato inglese; campo di espansione economica e culturale italiana, è trascurato per paura
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; l'errore di Rudinì dopo Adua fu grande; oggi le colonie del mar Rosso vivacchiano; e la nostra aspirazione su Gibuti fu compromessa da Sonnino nelle
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economico del bacino mediterraneo, sì da determinarvi una politica realistica. Senza voler fare una discussione storica — che si allontanerebbe dalle linee di
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Si domanda da parecchi se è mai possibile che, nelle condizioni presenti, il mezzogiorno possa superare le difficoltà economiche; e, sia pure
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guadagno per l'Italia (dieci anni fa ho sostenuto la tesi di lasciare la Libia e l'Eritrea all'Italia, da un diverso punto di vista) e che il problema
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inferiorità agricola nella sua scarsa umidità, nelle lunghe siccità e nelle pioggie irregolari, che ha da secoli accumulato rovine con i disboscamenti, con
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Commette un grave errore chi nega al mezzogiorno lo sforzo di superamento, limitato a modeste energie, reso difficile da condizioni asperrime, a
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Intendiamoci: il risorgimento meridionale non è opera momentanea e di pochi anni, o che dipenda da una qualsiasi legge, o che venga fuori dalla
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Che dire poi quando l'industria protetta è anche, direttamente o indirettamente, sovvenzionata o premiata? Oltre il contributo che dà l'economia
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doganale Alessio ha confermato e aggravato il vecchio regime protezionista, ferocemente voluto dalla pazza economia del dopo guerra da tutti gli stati e al
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nel settentrione. Del resto, tanto l'assenza di tale dazio quanto la sua permanenza dà luogo a speculazioni di mugnai o a guadagni di commercianti o a
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; per giunta i nostri terreni sono quasi tutti gravati da oneri ipotecari, sì da potersi affermare che la proprietà meridionale rurale abbia due
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esterna, così il mezzogiorno, più debole, colpito da gravi disdette, con più limitata capacità produttiva, reggeva meno al sistema irrazionale dei
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urbane, vengono regolarmente colpite. E questo fenomeno demografico e sociale, imposto da condizioni fisiche, storiche e politiche, e che è argomento di
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iniziale del regno italiano è riconosciuto da tutti, ma non è affatto rimediato.
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La legge sulle bonifiche non ebbe seria applicazione da noi. Storia lagrimevole! La bonifica idraulica, pensata come risanamento di zone malariche
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vincersi e superarsi con metodi speciali, come qualche volta han fatto iniziative private e da ultimo l'istituto contro l'analfabetismo. Tutta la storia
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Così rispondo affermativamente al quesito, che assilla il pensiero italiano e meridionale, se il mezzogiorno può trasformarsi da un regime economico
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di coloro che sentono e operano nelle varie regioni. È questo un torto la cui colpa è da attribuirsi specialmente ai meridionali. Quando i nostri
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, partendo da erronei concetti economici, falsarono per via il carattere e la funzione loro con infiltrazioni politiche — oggi possono essere discreditate e
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colonizzazione di vasti latifondi, ovvero han trasformato in vigneti le zone alpestri della Calabria, c'è da aver fiducia nella volontà tenace, nel
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ancora forte, perché la vita da noi ha meno agi ed è più vivo il senso della parsimonia, ma nell'istinto di salvezza, che oggi è più imperioso, purché la
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banchi, i nostri istituti di risparmio non possono affrontare l'immobilizzo del denaro; ma basta che i nostri capitali mostrino di non rifuggire da
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Al capitale formato dai sudati risparmi, al lavoro geniale, corretto da preparazione ed esperienza tecnica (due valori che si trovano largamente, nel
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eccessi si scontano; e il non aver voluto o potuto iniziare una soluzione onesta e razionale del problema terriero, ha dato luogo prima all'abbandono da
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vita che lavora, privi della ebbrezza che dà il contatto con la natura, che si trasforma e si rinnova nelle sue forze produttive.
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La visione del nostro essere, delle nostre deficienze, dei bisogni, degli interessi, delle forze insite al nostro organismo, deve essere fatta da noi
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La risposta alla prima parte della domanda è stata da me chiaramente accennata in questo discorso, affermando che una politica del Mediterraneo può
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vita cittadina; Napoli, Palermo, Bari, Cagliari non erano metropoli, perché anch'esse lontane dal ritmo economico, con partiti localizzati, tormentati da
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, invocata da Giustino Fortunato, non è un semplice ed assurdo altruismo di due popolazioni che abbiano interessi, mentalità, costumi diversi, ma una
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Per noi popolari il problema è sintetico; comincia col risanamento della nostra vita pubblica da ogni forma di parassitismo locale e di oppressione
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Agli altri partiti non neghiamo il merito di avere agitato da tanti anni la questione meridionale, benché nello stesso tempo non abbiano contribuito
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preminenze personali ad una visione più vasta della questione meridionale e della sua dinamica. Se una parola può venire da me al mio amato
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La redenzione comincia da noi. Questo è canone fondamentale che noi popolari del mezzogiorno proclamiamo, come un inizio di forza e di vitalità che
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Il fascismo, come metodo, dovrebbe valere ad abbattere le vecchie costruzioni e impalcature che danneggiano e inquinano la nostra vita. Sarà da tanto
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