Il Mezzogiorno e la politica italiana
— mostrarono il grado di inferiorità economica e sociale della grande agricoltura e del latifondo; Zanardelli corse alla scoperta della Basilicata
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«I commercianti degli zolfi, dei nitrati, dello zucchero, ricorsero al medesimo sistema e ne ebbero favori; ma la vera agricoltura fu assente dallo
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dell'agricoltura e delle classi medie; e nel suo gioco politico pose sul medesimo piano le due forze del capitale industriale e del lavoro industriale
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Il mezzogiorno fu perciò considerato esclusivamente agricolo; di un'agricoltura arretrata, di poco rendimento, meno le zone vesuviane o etnee o della
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regioni dell'impero, vide decadere la sua agricoltura e riprodursi il suo latifondo.
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ripresa del mezzogiorno, dopo la guerra, non poteva che essere orientata verso la più larga ricostruzione economica, sviluppando l'agricoltura e attuando
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il controllo diretto della madre patria; perché tale fatto darà la spinta a creare nel mezzogiorno un'agricoltura razionale e maggiore sviluppo di
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crearsi una agricoltura razionale (nessuno dirà che l'agricoltura del 1860 e quella di oggi siano le stesse), a tentare la trasformazione dei prodotti
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economia agraria ed economia industriale ebbe rilievi dagli economisti e sulla stampa; qualche vantaggio particolare, ottenuto per l'agricoltura, non
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I trattati commerciali, specialmente con l'Austria e la Germania, del 1891 e 1892, giovarono in qualche modo all'agricoltura, ma allora l'emigrazione
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Il sistema proporzionale e non progressivo dei tributi sui terreni ha evidentemente danneggiato l'agricoltura meno ricca, come quella del mezzogiorno
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fu deliberato il nuovo catasto, fu dai più ritenuto che tale legge di perequazione fondiaria dovesse essere un atto di giustizia verso l'agricoltura
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combattenti, che non ha perciò turbato il nostro regime di proprietà e la nostra agricoltura.
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non esista il ceto medio nell'agricoltura meridionale. Certo, in nessun posto, meno nelle zone litoranee (che fan così bella cortina alle asprezze
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di asservimento del periodo triplicista; e crede che l'agricoltura italiana ne possa fare a meno. Oggi le condizioni economiche e politiche
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, che valga a valorizzare la nostra economia e gli sforzi produttivi delle nostre industrie e dell'agricoltura. Così il sud un'altra volta, dopo l'unità
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