Il Marchese di Roccaverdina
!» «Quando non si può vedere né toccare con mano ... » «Vedreste, tocchereste con mano, se aveste l'animo di tentare l'esperimento.» «Ah! ... Credete
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! «A che ora Rocco è tornato da Margitello? Perché è venuto ed andato via senza farsi vedere da me?» Quasi lo facesse spiare o lo spiasse. Ripensando
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? Che disgrazia!». «Ne so meno di voi. Io abito, per dir così, all'altro polo. Voglio prima vedere coi miei occhi.» «Ha tentato di ammazzare la
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proprio una sorpresa il vedere la strana compiacenza del marchese che, sceso dalla carrozza assieme con don Aquilante, circondato da quei signori e
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partito per Margitello. Titta, il cocchiere, si meravigliava di vedere il padrone rannicchiato in fondo alla carrozza chiusa, e insolitamente
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questo punto. Figuratevi! Aveva cominciato a scherzare con me, al suo solito, ma era uno sforzo.» «Ieri non ha voluto vedere lo zio Tindaro venuto a
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all'altra vita! Una mattina aveva dovuto scendere, con Titta e un falegname, nei mezzanini per vedere se certe vecchie tavole ammonticchiate nella prima
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parecchie migliaia di secoli! ... Ero venuto a posta per farglielo vedere ... E anche per sapere che c'è di vero in quel che mi è stato detto. Si è
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alle ricchezze dalla pudica miseria della sua famiglia decaduta, quanto col vedere finalmente avverato quel che era stato per lei il lungo sogno
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?". Che cuore? Non glielo davo a vedere, ma piangevo, di nascosto, pel peccato mortale in cui vivevo ... » «E per lui pure! ... Dillo! Confessalo
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fratello! ... Vieni a vedere». La collezione si trovava ancora nella sua stanza esposta sui commò e sui tavolini; doveva consegnarla il giorno dopo. Egli
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, gli parve di vedere steso per terra il cadavere di Rocco con la fronte fracassata dalla palla e il volto insanguinato. Non lo rivedeva così da un pezzo
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posta nella narrazione per sviare la zia baronessa. Gli sembrava di vedere agitarlesi su le labbra gli insistenti consigli con cui lo assediava ogni
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. Vostro zio non vuol vedere in viso, nemmeno da lontano, sua figlia! Voi avete fatto lo stesso con me». «Il torto è vostro, cugino! Siete scomunicato
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avesse riflettuto che le avrebbe udite ugualmente e più incupite dalla distanza. Eppure non si sentiva ancora rassicurato! Volle vedere il trasporto
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capire. Quella sfacciata non si conteneva ... Insomma la povera madre doveva vedere e tacere. Fosse stata un'altra donna ... sia! Ma la propria figlia
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scheletro di un grande animale buttato a marcire colà. «Anche voi qui, compare Santi? Ora non avete più niente da venire a vedere da questo lato.» «Vengo
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orso. Pagava la mesata di socio al Casino , ma non vi andava mai. Con suo zio il cavaliere non parlava da anni. Dalla zia baronessa si faceva vedere
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balaustrata del portico, col becco aperto in atto di cantare. Egli avrebbe voluto vedere quel quadro in chiesa, su l'altare di una cappella, e non là
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non vogliono fare eccezioni.» «Le dita della mano non sono tutte uguali! Non sei il marchese di Roccaverdina per niente! Vorrei vedere che ti
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Orfanelle, era venuta dal nipote per portargli senza indugio la risposta della signorina Mugnos, e anche per vedere i mutamenti da lui fatti nel vecchio
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convincente che lo aveva prima turbato un po' e poi consolato e confortato, facendogli vedere il mondo e la vita sotto un aspetto positivo, affatto
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vedere il ragazzo ... Parliamo d'altro.» Prese dalla fruttiera un bel grappolo di uva e lo porse in un piatto alla marchesa, dicendole: «È cosa vostra
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ancora dopo un mese alle parole della baronessa: «Sei felice, è vero?», e alla sua risposta: «Sì, zia!». Ora la baronessa doveva vedere di lassù che ella