Il Marchese di Roccaverdina
allargate e piantate solidamente sul ciglione sotto cui i seminati ondeggiavano, con lo sguardo che errava attorno, lontano, su quella vigorosa esplosione
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buttavano, di tratto in tratto, sul selciato della via qualche tegola o qualche vaso da fiori che vi si fracassavano con pauroso rumore. La sua casetta a un
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carraia al rumore dei sonagli delle mule e delle ruote della carrozza, che ora correva su la ghiaia sparsa sul terreno a poca distanza dalla casina. Si
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dominare da un'ubbia, il giorno dopo, sul punto di partire per Margitello, le diceva: «Dovreste ordinare una piccola livrea per quel ragazzo; calzoni
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di tratto in tratto la bava che dalla bocca colava sul mento e sul petto del demente. «Ma come? ... Ma come?» «All'improvviso!», spiegava il cavalier
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udienze seduto su gli scalini di gesso dello zoccolo, sul quale anni addietro i missionarii liguorini avevano piantato una croce di legno che un colpo di
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tratto la testa sul collo circondato dall'ampio fazzoletto nero da lui usato per cravatta. Tornava dalla Pretura. «Oh! Buon giorno, marchese! Da
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, le misere lucerne dall'interno gettavano rossicce strisce di luce su la via mal selciata, su un gruppo di persone, su quella vecchia accoccolata sul
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quel salone a pianterreno, stendevano il collo e si sollevavano su la punta dei piedi per sentir parlare il marchese o l'avvocato seduti là in faccia sul
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! Lo hai stregato!» Glielo diceva sul viso, povera vecchia! E ciò non ostante, la rispettava, perché da colui ch'ella aveva nutrito col suo latte le
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avesse voglia di scherzare sul punto di ragionare di affari seri; pure rispose: «Non me ne sono più occupato. Ma di questo riparleremo un'altra volta
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gomito e bevve lentamente. «Grazie!», disse lasciandosi ricadere sul letto. Egli la guardava con grande apprensione. Gli sembrava che qualche altra
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Meccio esclamò: «Stiamo qui a tirargli il fiato di corpo. È sconveniente!». «Andatevene. Chi vi trattiene?» Erano sul punto di bisticciarsi; ma dalla
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all'altra, una mano davanti agli occhi e il mento chinato sul petto, assorto in profonda meditazione, non aveva risposto a due o tre domande del
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l'uomo a cavallo, che sparirono in un batter d'occhio, inghiottiti dal terreno?», riprese il contadino che aveva finito di fumare e vuotava la pipa sul
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velario sul fil dei colli di Barrese. «Non si muovono; hanno paura di noi che stiamo a guardarle», disse un vecchio contadino; e rise. Ma nessuno
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. Rocco che maneggiava un arnese rusticano; che mangiava sul desco di pietra, nella corte di Margitello, un'insalata di pomidori, col fiasco di
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, da sembrare segnata a contorni sul giallo della parete da l'abile mano di un pittore che non aveva potuto svilupparla e dipingerla. Il marchese si
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canzonetta del Metastasio, stringendo la mano di Zòsima, cercando con gli occhi i canini accucciati dappiè sul letto, e che poterono essere allontanati a
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, deciso di tirarsi un colpo di revolver alla tempia. Due volte era stato sul punto di far scattare il grilletto; e perciò, trovatosi inattesamente
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!» «Un poco», rispose il marchese ridendo. La signorina Mugnos lo supplicò, con gli occhi, di non tornare sul soggetto della loro conversazione. E
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. Quando l'alta e magra figura dell'avvocato comparve su la soglia dell'uscio, quasi ritagliata sul fondo dell'altra stanza rischiarata dal lume portato a
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schizzare parte della zuppa sul pavimento; e la baronessa, intenerita, si chinava soltanto ad accarezzarli, chiamandoli per nome, per impedire che si
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?», domandò don Aquilante. «No.» «Eppure ha picchiato forte sul tavolino!» «Non abbastanza forte, pare.» Dopo questo primo insuccesso, il marchese cominciava a
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n'importa niente, a voi, di questa offesa alla parrocchia?» Preso di sul pancone il calice col corporale e il sovraccalice, don Silvio si era avviato per
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. Chiuso l'uscio, e tenendo una mano sul pomo di rame della serratura, stette là alcuni secondi, per ricomporsi prima di tornare in salotto. «È già andato a