Il Marchese di Roccaverdina
delle due terribili mal'annate - egli provava la strana sensazione di camminare su un terreno poco solido, che avrebbe potuto da un momento all'altro
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lasciavano rifiatare; ma a lui, che di politica non si era mai occupato, poco importava che il re si chiamasse Franceschiello o Vittorio Emanuele. La
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cattiva abitudine, perché aveva da fare con gente che non capiva le ragioni, ma le parolacce. E poi, una cosa era il praticar poco la religione, un'altra
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chiuse gli occhi. «Vi dà fastidio il lume?» «Un poco.» Il marchese tolse il lume dal posto dove la serva lo aveva posato, lo collocò su un tavolinetto
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vecchia, stantia, caro cavaliere! Voi siete addietro di un secolo, a dir poco!» «E voi all'infanzia dell'umanità!» «Intanto con questi discorsi facciamo
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udirono, poco dopo, la robusta voce del marchese che pareva litigasse con parecchi. Timide risposte interrompevano, a intervalli, le sfuriate, i rabbuffi
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nessuno. Anni e anni fa, il Rospo, gessaio, poco dopo tornato dalla galera. Poi mastro Paolo il droghiere, perché gli era scappata la moglie col campaio
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davvero il forte di mamma Grazia!». «Povera vecchia», rispondeva il marchese, «fa quel che può.» Poco, quasi niente. Per fortuna egli viveva come un
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in un brillante! Filati interminabili! La vasta pianura, laggiù, doveva diventare, in poco tempo, un unico meraviglioso vigneto! E le colline con quei
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cameriere apportasse loro qualche soldo, o che venisse a cacciarle via perché nessuno là dentro aveva più niente da dare. E, poco dopo ecco altre
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di rinnovellamento proveniva principalmente dalle impressioni puramente materiali della presenza di persone quasi estranee a lui, e che niente o poco
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per poco - ne sorrideva compiacendosi - non lo avevano spinto al suicidio, quel giorno che era andato a rinchiudersi nella cameretta al secondo piano
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.» «Effetto dell'insonnia.» «E della debolezza; mangia così poco da qualche giorno! Sono impensierita. Sta chiuso nello studio, rovistando carte ... La
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sussurrasse dentro il cervello: «Oggi a me, domani a te!». E quel qualcuno, a poco a poco, prendeva le sembianze di don Silvio. Avrebbe voluto esser sordo
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la scena avvenuta poco prima davanti ai muratori che davano l'intonaco alle pareti di quella stanza; giacché il marchese aveva fatto introdurre colà
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certe facce da metter paura - arrivavano, sparivano, ricercati dai gendarmi, e riapparivano poco dopo, senza barba, con altri nomi, sotto altre
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Poco più in là del portone da cui era uscita, Agrippina Solmo si trovava a faccia a faccia con mastro Vito Noccia, calzolaio. «Che vi accade, comare
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!» «Un poco», rispose il marchese ridendo. La signorina Mugnos lo supplicò, con gli occhi, di non tornare sul soggetto della loro conversazione. E
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!» «Quando ho detto no, è no! ... Volete venire a Margitello? Oggi imbottiamo il vino bianco ... Poco, ma tutto d'uva sceltissima.» «Attenderò di
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nella stanza, esclamò: «Marchese, figlio mio, sei contento? Avremo finalmente la pioggia!». Infatti lampeggiava e tuonava da far credere che tra poco
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è capace di continuare a fare a modo suo, anche per picca!», concluse ridendo don Tindaro. «Sì, mamma; vo' vedere se m'ama!», esclamò Zòsima poco
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turbato. Per poco non gli sembrava che Agrippina Solmo gli facesse ora un altro tradimento; giacché doveva essere di accordo con lui, se pure quel
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il vecchio lo giudicava. Il rincrescimento della continua ipocrisia, della continua menzogna, da cui poco prima era stato turbato, già gli pareva
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piazze con gridi rabbiosi, con ululi prolungati, ora vicini, ora lontani, che davano i brividi al povero prete. Ai ripetuti assalti, l'imposta poco solida