Il Marchese di Roccaverdina
, addensandosi una dietro all'altra, spingendosi una su l'altra; poi, si erano fermate. Dalle finestre, dai balconi che guardavano verso Barrese, uomini
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carestia non fosse stato sufficiente castigo di Dio! Oh, questa volta era ben diverso dalle terribili cattive annate di cui parecchi avevano memoria! Nel
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, giacché le settanta mila del Banco di Sicilia erano state ingoiate dalla fabbrica di Margitello, dalle macchine, dalle botti e dai coppi. «Marchese
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da minchioni.» «Certe volte i minchioni la indovinano, cugino!» Intanto si lasciava travolgere dalle incitazioni e dall'esempio. Il cugino e gli altri
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' imbalorditi pensando anche ai gran quattrini già spesi. Li aveva anticipati il marchese, è vero, ma alla fine essi dovevano venir fuori dalle loro
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lusingare dalle buone parole, dalle apparenze; ora, impossibile! Doveva stimarsi un'estranea in quella casa che neppure la sua presenza di moglie legittima
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stecchite braccia che si agitavano in ossequioso saluto: «Buona sera, marchese!». Anche la voce, che sembrava uscisse dalle profonde cavità dello stomaco
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mai quei ricordi gli scattassero dalle oscure profondità del cervello limpidi, precisi, senza che nessun apparente richiamo avesse potuto sollecitarli
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di rinnovellamento proveniva principalmente dalle impressioni puramente materiali della presenza di persone quasi estranee a lui, e che niente o poco
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. Poi era stata distratta dalle cure di scartare, di mettere a posto i mobili, i quadri, gli oggetti diversi che il marchese aveva fatto trasportare
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di malìe, preparate in una torta, in una frittata dalle quali erano stati prodotti o una lenta malattia di sfinimento e poi la morte, o un
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dai digiuni e dalle penitenze, che nelle circostanze ordinarie aveva un'umile espressione di sorridente dolcezza e di bontà quasi femminile. Per
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, da Rocco, dalle altre persone di casa. E nell'atto di stendere la mano al pomo di rame dell'uscio, quasi la parete fosse sparita a un tratto, le
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e dalle parole di tristezza che uscivano dalla bocca di quei poveretti. Essi se ne andavano a uno a uno, a due, voltandosi indietro per dare un'ultima
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in piazza la gente che si riversava dalle traverse precedendo il convoglio. La processione s'inoltrava lentamente: confraternite con gli stendardi
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non potevo scansarmi, e mi fermai. E la mula saltò e girò, imbizzita, sbruffando dalle narici. Vidi vacillare quell'omo e sentii il suo tonfo per
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!» Ella lo chiamava così da più di quarant'anni. Anzi, ora che la casa era stata vuotata e dai matrimoni e dalle morti, e vi rimanevano soltanto il
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mondo, almeno aggiustando il cervello a mio nipote il marchese, liberandolo dalle male arti di quella donnaccia ... Tenta di riafferrarlo la
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, spingendolo troppo fuori dalle sue vecchie abitudini. Il cugino, il dottor Meccio e parecchi altri, picchia e ripicchia, avevano un po' scosso la sua
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mani sporgenti fuori dalle maniche della camicia da notte, e che tentavano di nascondere i diavolini con cui ella aveva ancora la debolezza di
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tutti i vicini." Ora Margitello è un gran rettangolo, chiuso dai quattro lati dallo stradone provinciale e dalle carraie comunali, perfettamente
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dalle tignuole; e non si affacciavano dagli strappi quasi intera la testa coronata di spine e inchinata su una spalla, né le mani rattrappite, né i
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che in certi momenti perdevano la testa, storditi dalle sfuriate del marchese, dagli ordini e dai contr'ordini, quand'egli mutava tutt'a un tratto di
Accademia della crusca
