Il Marchese di Roccaverdina
delle due terribili mal'annate - egli provava la strana sensazione di camminare su un terreno poco solido, che avrebbe potuto da un momento all'altro
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lire, nepote mio!» «Vi sembrano molte? Ne avete speso per lo meno il doppio.» «Fandonie! Dieci lire oggi, venti un altro giorno ... E tornano a casa
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ripulirò, per l'altro mondo! Oh, morrei contenta, se fosse vero!» Non osava di credere alla notizia. Come mai suo figlio non glien'aveva fatto neppure
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abbruciate. «Quest'anno la paglia rincarirà. Non vi sarà altro per le povere bestie!» La carrozza, lasciato lo stradone provinciale, aveva infilato, a
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, non c'è verso di stornarnelo. Bisogna lasciarlo stancare. Ora è tutto oli e vini; non gli si può ragionare d'altro. Probabilmente, tra un anno o due
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, domani un altro, con una specie di inconsapevolezza feconda che gli dava un senso di soddisfazione e di sollievo, quasi la scusa, il pretesto non fossero
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poteva servire ad altro che a far scavezzare l'osso del collo alla gente. Inutile anche, perché dal lato opposto si entrava a pian terreno, e soltanto
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una penitenza, se si era rifiutato di assolverlo, non era colpa sua. Forse, scegliendo un altro sacerdote ... Si era lusingato che don Silvio La
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nello studio, e l'uscio era chiuso. E dicendo: lui e quell' altro, ammiccava strizzando un occhio. A don Aquilante parve molto curioso che il marchese
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settant'onze, in tanti bei pezzi di dodici tarì d'argento, uno sopra l'altro! E dopo andava dicendo, a chi voleva saperlo e a chi non voleva saperlo, che
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gioia nel cortile, mentre i ragazzi si divertivano a pestare coi piedi nelle pozze e a sbruffarsi in faccia, l'uno a l'altro, l'acqua raccolta nelle
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? Che disgrazia!». «Ne so meno di voi. Io abito, per dir così, all'altro polo. Voglio prima vedere coi miei occhi.» «Ha tentato di ammazzare la
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gl'incuteva una specie di paura da che si era dato agli esperimenti spiritici. Un giorno o l'altro, quei diabolici esperimenti, povero avvocato, lo
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col vivo sangue del suo petto. Infatti non sapeva darsi pace di vederlo diventato un altro da che avevano ammazzato Rocco Criscione. Si poteva dire
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, forse, che scaldandomi la fantasia e mettendomi paura, giungerete a farmi vedere quel che non è? Infine, sarebbe un'allucinazione, niente altro!» «E se
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gesto di affermazione e di sfida ... E si sentì un altro! Quello di anni fa, quando legge e norma di sua vita era per lui il personale interesse, e anche
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mandorlo nel mio fondo di Margitello. Gli farà stranguglioni!». Il nepote: «Che frutto nuovo?». «Vedrai.» E la mattina era andato via senza dire altro
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«Bene! Bene!», disse la baronessa. «Ed ora che tutto è finito, mi darai retta, nepote mio?» «Ho altro per la testa!», rispose il marchese. «Lo so
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la terra non la porta via nessuno, e i danari si squagliano tra le mani come la neve.» «Potrete comprare un altro pezzo di terreno.» «Ah, signor
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, contadini! ... Tutta Ràbbato per le vie! E padre Anastasio che accorreva da un punto all'altro, con in testa la corona di vimini un po' di traverso e
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testa!» Il marchese non sapeva dir altro. A chi doveva dar retta? Avrebbe voluto, con una gran scrollata di spalle, tornare almeno allo stato di una
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delle pratiche di un altro prestito di cui il marchese lo aveva incaricato settimane addietro, di una ventina di mila lire con ipoteca su Casalicchio
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sua canna d'India quasi più lunga di lui; non si era mosso, né aveva fatto nessun altro segno di approvazione, né riso come tutti gli altri. E
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destinata ad occupare, un giorno o l'altro, il posto ch'ella s'era immaginato potesse essere suo. Aveva pianto nella sua cameretta, si era chiusa
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accento di grande tristezza don Silvio. «Non dovevo, non potevo sposarla io, e la volevo sempre mia. Non badai ad altro. Nel mio cuore c'era allora
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nascosto. «Che ti ha detto quell'uomo?», le domandò. «Dice che sua zia ha sempre su le labbra il nome del padrone, benedicendolo.» «Niente altro?» «Dice
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la baronessa si era trovata in imbarazzo. «Si parlava della mal'annata», ella riprese. «Si può parlar d'altro? La povera gente muore di fame. È uno
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diffidenti e scrutatori ora su l'una, ora su l'altro, si avvicinò lentamente verso il canapè. «Che comanda, voscenza ?» Il tono della voce era umile
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terracotta stagnata da un lato, e con la grossa pagnotta di pane scuro dall'altro, nell'atto di tagliarsene larghe fette da intingere nel condimento. La
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vedere il ragazzo ... Parliamo d'altro.» Prese dalla fruttiera un bel grappolo di uva e lo porse in un piatto alla marchesa, dicendole: «È cosa vostra
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mamma Grazia se n'era andata all'altro mondo, senza neppure accorgersene, restando immobile con la calza in mano, su la seggiola dov'era seduta nel
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folla inginocchiata che ingombrava il vicolo da un capo all'altro. La porta fu spalancata; il campanello cessò di suonare. Anche il marchese aveva