Il Drago e cinque altre Novelle per fanciulli
gli occhi, tremante come una foglia: - Sciocco, perchè urli? Che è stato? - Niente, - egli piagnucolava. - Ero solo! - E avevi paura, al solito! Ma di
Il Drago e cinque altre Novelle per fanciulli
, stentatini, riguardosi e timidi da non sembrare due bambini, ma una donnina e un omino rimasti con quelle sembianze in virtù di qualche in- canto. L'aria
Il Drago e cinque altre Novelle per fanciulli
per loro era una festa. Che cosa fosse la Commissione non erano mai riusciti a saperlo. In certi giorni della settimana, vedevano arrivare a uno, a due
Il Drago e cinque altre Novelle per fanciulli
, si era fermato, trat- tenendo l'asino con una leggera tirata della cavezza. - Che fate qui? - le sgridò; - tornate a casa, e dite a quella strega di
Il Drago e cinque altre Novelle per fanciulli
specie di saccheggio. Per ciò, al riconoscerli, il pecoraio aveva esclamato: - Madonna mia! ... I padroncini! Egli era arrivato soltanto da una
Il Drago e cinque altre Novelle per fanciulli
studio accanito. Aveva per ciò adottato come suo il motto d'Enrico IV, appre- so nel manuale di storia moderna: Parigi vale bene una messa. E per lui