Il Drago e cinque altre Novelle per fanciulli
, stentatini, riguardosi e timidi da non sembrare due bambini, ma una donnina e un omino rimasti con quelle sembianze in virtù di qualche in- canto. L'aria
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gli occhi, tremante come una foglia: - Sciocco, perchè urli? Che è stato? - Niente, - egli piagnucolava. - Ero solo! - E avevi paura, al solito! Ma di
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Giorgio era un buon ragazzo, ma molto vanesio; i suoi compagni di scuola lo chiamavano il filosofo, perchè raramente si degnava fare il chiasso
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camicia a brandelli; l'altra, scalza anche lei, ma un po' più ravviata, col fazzoletto azzurro di cotone, a palline bianche, avvolto attorno alla testa
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dentro e che cosa voleva dire Commissione; ma babbo, mamma e zia avevano sempre risposto: - Quando sarete grandi lo saprete. Perciò la parola
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calcio dalle bestie, anzi non si rompessero l'osso del collo, pareva proprio un mira- colo. Ma i contadini avevano ordine di lasciarli fare; e li