IX legislatura – Tornata dell’8 maggio 1866
aspettare di avere un nuovo Ministero quando tuona il cannone; noi abbiamo dei cattivi esempi, noi ci ricordiamo ancora i disastri di Novara. Signori, non
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Noi abbiamo veduto, e recentemente, un progetto finanziario del Ministero, tolto di mezzo sostituendo direttamente altro progetto, neppure discusso
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Perchè si è posta questa disposizione nel regolamento? La ragione è chiara; perchè noi abbiamo diritto di studiare; non bisogna che le proposte
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Signori, non è questa la prima volta che noi abbiamo votato questi poteri. Io mi compiaccio di avere votata la legge del 1859: essa ha avuti
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E noi
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Or bene; se in Roma c'era tanta nei rappresentanti del popolo virtù e tanto patriottismo, come vorremo noi negare eguale patriottismo agli altri
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Noi rispettiamo gli uomini che sono al potere, e con parecchi di loro ci onoriamo di essere amici personali; ma non siamo noi (parlo di me e degli
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Domando all'onorevole Ara: ha egli il coraggio di atterrare l'attuale Gabinetto per farne sorgere un altro? Se lo ha, lo faccia, noi non gli saremo
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assicurare la sua indipendenza. Dirò di più: cotesta guerra è una necessità per noi; la nostra dignità lo esige, e noi dobbiamo farla, imperocchè non è
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relazione, cioè che noi ci troviamo nelle condizioni di un'incerta pace.
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noi i loro voti. Nulladimeno sono convinto che nè l'onorevole Ara, nè i suoi amici avranno tanto coraggio.
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interpellanza, fatta dal deputato Guerrazzi al capo dell'attuale Gabinetto, siasi risposto da costui che noi non siamo in guerra.
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un linguaggio che allude ad un avvenire prossimo; ma noi qui non istiamo a fare diplomazia, noi facciamo delle leggi, conseguentemente l'onorevole
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troppa connessità tra lo stato attuale e quello che verrà. Conseguentemente non si può dire che noi oggi dobbiamo prendere delle misure meno gravi
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Dunque io negherò il mio voto a questo disegno di legge, perchè credo che noi non possiamo oggi concedere fiducia al Governo.
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dite: preparatevi a partire la seconda volta. Quindi allarmate quella gente improvvidamente, e noi saremo in aperta contraddizione con noi stessi che
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Governo che non gode la sua fiducia? Ma questa legge evidentemente è qualche cosa di più della legge Pica, la quale certamente noi non abbiamo rigettata
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«Noi, signori, siamo entrati in un'epoca nella quale nessuno può esser sicuro del domani; certo non dipende da noi che la pace d'Europa si mantenga
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Però, signori, io ho inteso con rammarico l'onorevole La Porta asserire che noi avevamo accettato il progetto della Commissione perchè soliti alle
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Quanto a lezioni non è il caso di dire che se tutti noi come individui possiamo darne o riceverne, poichè tutti siamo qui per illuminarci a vicenda
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fiducia del Parlamento; e però ogni volta se ne è presentata l'occasione noi pei primi abbiamo voluto che il Parlamento ci avesse espressamente
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Noi, o signori, non abbiamo avuto coteste intenzioni. Amici devoti delle attuali istituzioni, noi crediamo aver reso un grande servizio al Parlamento
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Egli mi accusa di fare il diplomatico; ma le condizioni del paese gli provano abbastanza che la frase incerta pace, che noi usammo, ritrae a
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Ma noi ci troviamo invece a fronte di una legge, la quale specifica i casi nei quali si deroga al diritto comune, e li riduce a due soli, limitando
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pubblicità, che fra i progetti dei nemici d'Italia ci sia quello che i medesimi, scoppiando la guerra o da noi contro l'Austria, o da questa contro di noi
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Il Governo credette che, durante questo stato d'incertezza, alcune disposizioni siano necessarie, perchè la sicurezza pubblica venga conservata. Noi
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Siamo in guerra od in pace? La guerra non è scoppiata, ma la pace venne turbata e non so se possa esserci presto restituita. Noi siamo in un periodo
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amici miei va anche più in là. Esso dice che noi reputiamo sufficienti le leggi esistenti a provvedere alla sicurezza dello Stato.
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di quegli artifizi tenebrosi, di quei segreti espedienti che sfuggono alla vigilanza del Governo, che noi non potremo mai in nessun modo colpire con
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esso corre pericoli, voi insegnate al paese a disprezzare quelle istituzioni che voi dite di amare quanto noi, e che noi dobbiamo credere che veramente
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Noi non abbiamo in verità mestieri d'imporre questa legge ai nostri giornali liberali, ma noi abbiamo, o signori, dovizia anco di giornali che non
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O signori, e faremo noi quello cui 1'Austria non pensò a fare finora?
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, col quale io credo che noi otterremo l'opposto di quello che vogliamo. L'onorevole Ricciardi ha detto che i giornali erano mal fatti, e spesso davano
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A tutto il paese: a quella parte del paese che già è libera e indipendente, ed a quell'altra che attende da noi con legittima impazienza il segnale
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Io credo proprio che con ciò noi riusciremmo a neutralizzare l'effetto delle informazioni esatte che il nemico potrebbe avere per mezzo de' suoi
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Perciò noi vi domandiamo d'accordo col Governo, che nel 1866 si faccia quello che si è fatto nel 1859, che si temperi cioè in una parte l'esercizio
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cioè noi versiamo ora in uno stato di pace incerta, ma non di guerra; cosicchè fatti d'armi per ora non possono ancora aver luogo.
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Cotesto articolo, il mio collega l'onorevole Boggio lo ha detto, noi siamo pronti ad emendarlo, a compierlo con quelle addizioni proposte dai
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Noi crediamo, signori, che la multa di 500 lire che è il maximum, perchè il minimum, secondo il Codice penale, sarebbe 50 lire, la multa di 500 lire
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oggimai più non discutono, e che la scienza ha tramandati a noi come veri inconcussi!
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Ed in verità, mentre vediamo che si vogliono tutelare i camorristi per i quali noi chiediamo il domicilio coatto, si pensa poi a rovinare i giornali
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Noi crediamo di raggiungere il detto scopo rendendo responsabili tutti coloro che abbiano potuto concorrere al compimento del reato: estendendo la
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Noi avevamo la fortuna di avere nel seno della Commissione due giornalisti, i quali considerando all'importanza della legge e desiderando che essa
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Or dunque sul campo noi abbiamo non solo le schiere nemiche austriache contro di noi, ma abbiamo già ordinate pei nostri danni anche le schiere
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Noi dobbiamo, in questi momenti specialmente, quasi esclusivamente, vigilare sui nostri avversari politici.
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Or bene, alcuni di noi, in nome della libertà, domandarono più volte anche la libertà d'insegnamento. Ma è cosa codesta ammissibile da noi in questi
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clericali. Noi Italiani all'incontro dobbiamo cimentarci alla guerra vigilando non solo, ma contenendo con ogni mezzo i preti, i frati e tutto l'annesso
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noi sappiamo quale audacia, quale iattanza abbiano questi provocatori per aggredirci alle spalle e nell'ombra, e come non abbiano mai l'audacia del
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Noi abbiamo, or son pochi giorni, ad unanimità, essendovi appena un solo dissenziente, presa una deliberazione gravissima per concedere al Governo
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Noi abbiamo in questi giorni udito dalla tribuna di un paese vicino suonar parole ingiuste e dolorose per l'Italia nella bocca di un uomo di alto
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