IX legislatura – Tornata del 23 dicembre 1865
Gravina segretario, espone il sunto delle seguenti petizioni:
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presidente. Il signor Ferdinando Pelliera, direttore dell'Accademia di belle arti di Carrara, scrive che avendo ultimato il modello di un gruppo
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sull'inchiesta ordinata sul collegio di San Miniato — Convalidamento dell'elezione. — Lettera del deputato La Masa circa il procedimento contro di
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Il deputato Catucci ha la parola.
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2 id. Valerio ed il Consiglio provinciale di Como.
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Il professore Francesco Viganò da Milano invia le seguenti sue opere:
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Gareffi Francesco, da Milano: parecchie copie del programma d'un nuovo giornale filosofico intitolato il Libero pensiero.
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Pregherei pertanto l'onorevole presidente di voler comunicare al signor ministro questa mia intenzione affinchè sia poi determinato il giorno in cui
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Io prego la Camera di dichiarare d'urgenza questa petizione; e poiché questa mattina è all'ordine del giorno il seguito della discussione della legge
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II ministro dell'istruzione pubblica in data dell'8 ottobre ha pubblicato un regolamento, il quale prescrive che la laurea non possa più conseguirsi
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Berti. Rinunzio alla parola. Io voleva solo invitare il mio amico Sanguinetti a differire l'interpellanza sino alla relazione che si sarebbe fatta
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Il risultato della votazione di ballottaggio per la nomina di nove commissari del bilancio è il seguente:
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(Viene estratto il collegio di Giarre.)
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(Viene estratto il collegio di Caltanisetta.)
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Ma se fosse anche stata una circolare, questa lettera per il suo contenuto non presenta niente di appuntabile, in quanto in essa non si dice altro
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La protesta affermava in primo luogo l'esistenza di una circolare del vicario capitolare diretta ai parroci, nella quale si sarebbe detto che il
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Rimane dunque vacante il collegio di Caltanisetta e l'onorevole Cordova è deputato del collegio di Caltagirone.
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Il collegio di Giarre adunque è quello che rimane vacante, così l'onorevole Gravina è deputato del collegio di Regabulto.
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, in quanto si è riconosciuto che il solo prevosto di Montebicchieri
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sollecitazione e nessun consiglio di adoperarsi con la minaccia di censure ecclesiastiche per far accettare il candidato dagli elettori.
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avrebbe in uno dei soliti convegni serali nella farmacia del paese detto che dopo la pubblicazione del suo programma elettorale il Pini era incorso
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Nei processi verbali consterebbe invece che il primo numero solo sarebbe vero; ma quand'anche fossero veri tutti, e fosse provato che le schede
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Ciò che vi è di vero, e che tutti consentono, si è che correva voce nel paese dell'adoperarsi del clero per far riuscire il candidato cattolico
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I testimoni poi non cadono d'accordo sul numero delle schede che il detto prevosto avrebbe scritte per mandato di elettori analfabeti; chi dice
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presidente. Il signor ministro per l'interno ha facoltà di parlare.
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«Nel presentare al banco presidenziale alquante copie stampate del così detto libello famoso, pel quale porse querela il signor Francesco Gualla
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repressione del brigantaggio, e questo aveva creato al confine pontificio uno stato di cose il quale sembrava persuadere il Governo a prorogare questa
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Chiavesministro per l'interno. Signori! Quando il Governo presentò questo progetto di proroga della legge per la repressione del brigantaggio, aveva
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presidente. È all'ordine del giorno la discussione sul progetto di legge per la proroga a tutto il 1866 della legge del 7 febbraio 1864 per la
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presidente. Se non vi sono opposizioni la medesima deputazione che avrà l'onore di presentare a S. M. il Re la risposta al discorso della Corona
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Anzitutto non si dissimulava il Governo che fossero grandemente migliorate sotto questo rapporto le condizioni delle provincie meridionali. Non
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Egli è per ciò che io ho avuto l'onore di sottoporre questa mattina stessa alla firma di S. M. il Re il decreto col quale il Governo viene
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Veramente il Governo venne anche in questa deliberazione pensando che oramai il brigantaggio può dirsi avere perduto ogni carattere politico; che
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inconvenienti inseparabili dalla legge stessa; ma si era detto allora, che tra questi inconvenienti ed il male del brigantaggio, dovendo scegliere il male
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indicare il modo di porre il Governo nel grado di ben sopperire coi mezzi che le leggi ordinarie gli porgono a quei che gli toglie la legge che ora
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Voci. No! no! Non è il caso! È inutile!
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Il Governo, in questo stato di cose, pensò fosse cosa più provida di ritirare la legge.
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Ricciardi. Non posso che rallegrarmi della risoluzione presa dal Ministero. Questo suo atto sarà certo il più bello del Ministero defunto.
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Ricciardi. Scusino, mi lascino spiegare la mia idea. Il 1° gennaio prossimo il Governo si troverà disarmato, innanzi al brigantaggio, di una legge
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giorno, io invito la Camera a fissare il giorno in cui intenda di tener nuovamente seduta.
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Il giorno 15 gennaio saranno dunque messi all'ordine del giorno quei progetti di legge sui quali le Commissioni avranno presentato il loro rapporto.
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presidente. Ha la parola il deputato Macchi.
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perchè se si fissa il 15, realmente i lavori comincierebbero qualche giorno dopo.
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Di San Donato. Ora vi ha qualche cosa di più, o signori; noi non abbiamo leggi a discutere, abbiamo una crisi ministeriale ed il nuovo Ministero in
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Invece, adottando la modificazione da me accennata, si otterrebbe che la Camera per il giorno 15 realmente si troverebbe in numero.
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Io sono sicuro che la Camera sarà in numero il giorno 15; non così se fissassimo prima di cotal giorno la nostra nuova riunione.
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Ma del resto se si ritiene che i lavori debbano incominciare il giorno 15, io non intendo fare opposizione alla proposta dell'onorevole Di San Donato.
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Di San Donato. Io non so di quali lavori intenda parlare l'onorevole Lazzaro. Quali sono i lavori che noi comincieremo negli uffizi il giorno 8
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Ricciardi. Sarebbe, secondo me, grave scandalo, se il nuovo Parlamento italiano non fosse in numero nel giorno prestabilito. Si direbbe che la Camera
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Siccome adunque il peggio sarebbe stabilire un giorno, e poi in quel giorno mancare, meglio parmi sarebbe stabilire un giorno un po' più lontano, ma
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Accademia della crusca
