IX legislatura – Tornata del 21 febbraio 1866
Io però spero nel tempo, e spero che quella Francia che ha fatto la più grande rivoluzione che sia nella storia, quella dell'89, io spero che quella
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accusato, e non accuserò mai la Francia per avere fatto la Convenzione del 15 settembre. La Francia ha pensato al suo interesse; se noi non abbiamo saputo
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Miceli avesse accusato di servilità il Ministero verso la Francia quando si presentava all'approvazione del Parlamento, per esempio, il trattato di
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civiltà della Francia non può farsi perpetuamente sostenitrice di un'istituzione la quale ha in se stessa oramai il germe della morte, di un'istituzione
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Si spargeva da molti e credevasi in Europa che la Francia fosse a Roma per un mandato comune e nell'interesse delle potenze cattoliche. La
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suo silenzio rispetto alla Francia. Voi rispondete alla Spagna con alterezza, si diceva, perchè non la temete, e voi siete umile dinanzi alla Francia
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Francia e accennando ai pericoli che il papato può correre dopo la fine dell'intervento francese, domandava un accordo delle potenze cattoliche nella
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essere stata conclusa fra l'Italia e la Francia all'infuori delle altre potenze cattoliche.
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Si è accusato il nostro Governo di servilità dirimpetto alla Francia, perchè non siasi punto commosso ad alcune frasi pronunziate nel Senato francese
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ministro di Francia, che cosa vi scorgiamo noi?
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, adempiere scrupolosamente le nostre promesse, esigere dalla Francia che le sue siano scrupolosamente adempiute.
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Fissati questi due punti, la divergenza fra l'Italia e la Francia era già di molto attenuata, non restava più a fare che l'ultimo passo. Egli è sulla
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Vi scorgiamo espresse le intenzioni della Francia quando s'indusse a concludere la Convenzione, le sue previsioni circa alle possibili conseguenze
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Da una parte l'Italia affermava il suo diritto di nazionalità, e rivendicava Roma come la sua capitale naturale; dall'altra parte la Francia diceva
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nostri patti e quelli della Francia sono precisi, e dobbiamo adempierli entrambi, ma non dobbiamo lasciarci trarre nè da amici, nè da avversari a
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La Francia riconosceva che il suo intervento in Roma era un fatto temporaneo ed anormale, riconosceva eziandio che il papato deve vivere d'una vita
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Francia di non partecipare a nessun atto che fosse contrario alla sovranità del pontefice. Bisognava dunque scansare questa discussione, e tale fu il
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Parlamento, io udiva con dolore pronosticarsi da taluno che la Francia non lascierebbe Roma. Oggi, questo timore, mi pare dileguato, e che niuno più
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Sono dessi degl'individui francesi, come potrebbero essere degli Svizzeri, degl'Irlandesi: non è la Francia. Spirato il termine della Convenzione, la
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Da una parte manteneva in Italia una specie di eccitamento contro la Francia perchè dava ombra di un'occulta animavversione all'unità italiana e
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Quanto a me, lo dichiaro francamente, io esprimo la mia profonda gratitudine all'Imperatore ed alla Francia di averci sì potentemente coadiuvati
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Ma lasciando stare la massima generale, posto l'articolo 3 della Convenzione, se la Francia semplicemente presta degli aiuti e delle agevolezze al
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Ciò premesso, sarebbe stato a mio avviso poco conveniente il rifiutare i buoni uffici della Francia su questo proposito; ma quanto alla conclusione
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Italia e quali sono nella Francia, nel Belgio, nell'Austria, nella Spagna, nella Russia, noi troviamo che in questa parte le nostre entrate sono
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Governo dirimpetto all'iniziativa popolare, passato è il tempo nel quale si volea la guerra immediata e simultanea alla Francia ed all'Austria, nè si
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Questa questione agitata in Italia fin dal secolo IX; questa stessa questione rinnovata in Francia alla metà del secolo XVIII, ora viene dinanzi a
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Francia più di tutti 24 07
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o minore dei servizi pubblici nei diversi Stati? Io credo poterlo dire in una sola parola, nell'accentramento e nel discentramento. In Francia
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Accademia della crusca
