IX legislatura – Tornata del 21 febbraio 1866
Io credo che la politica della guerra immediata sia assolutamente inammessibile; la cosa parmi così chiara che io non mi fo a dimostrarcela; dico
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Per tali ragioni non saprei accusare il Ministero se in seguito ai fatti discorsi è venuto a porre innanzi a noi una questione di fiducia; io dico il
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questa f osse la sola via delle economie, io vi dico schietto che preferirei la bancarotta, perchè più mi piacerebbe avere un'Italia economicamente
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E quello che dico dell'onorevole Chiaves, lo dirò anche del ministro dell'istruzione pubblica. Se egli attua le idee che ha e che ha sempre
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Adunque, io, arrabbiato anticonvenzionista, vi dico che se ora sedesse sul banco dei ministri uno il quale non intendesse di eseguire puntualmente
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, quando essi sedessero sui banchi dei ministri. Quello che dico di questi due ministri lo posso dire di tanti altri.
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La questione veneta va senza lunghe proroghe risolta. Come? Quando? Io non dico che ai preparativi d'una guerra nazionale si possa assegnare un
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L'onorevole Briganti-Bellini, mi pare, lo crede possibile. Dico, mi pare, non avendo con mio dispiacere potuto udire tutto il suo discorso, perchè in
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ministro non esistono. Ma io dico che il contrammiraglio Vacca doveva prevedere che la spontanea cortesia dell'ospite forzato avrebbe prodotto una
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sentimenti e le opinioni della Camera; non si poteva, dico, da un voto negativo argomentare dove la Corona avesse dovuto scegliere ministri che
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, ma dal capitale e dal lavoro secondo la proporzione che esiste fra loro; dico tra la quantità e qualità di terra coltivabile, i capitali disponibili
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il 2 per cento sui loro redditi. Questo 2 per cento gitterebbe 25 milioni, tanto all'incirca quanto al giorno d'oggi si crede (e dico si crede perchè i
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, quel giorno solo cesseranno le accuse che si lanciarono contro questa Camera e di cui alcuni giustamente si dolsero, dico, quel giorno solo nel quale si
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Dico che gli uomini politici non debbono essere immobili. E qui rendo giustizia anche a' miei avversari, imperocchè non posso disconoscere che dai
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discentramento. Questo dico francamente, onde appaia che riconosciamo di aver fatto degli errori e che siamo pronti ad emendarli. Gli uomini politici
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Dico solo all'onorevole Scialoja e lo dico, poichè egli la storia da' tempi dei Romani fino a noi, sulle materie di contribuzione, non ignora.
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Dico queste cose solo per preparare il terreno a quelle raccomandazioni che crederò, in mancanza di completa discussione, di fare all'onorevole
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piaciuto specialmente esaminare; e per mia opinione particolare dico che non sono punto contento, anzi per nulla soddisfatto del presentato progetto sulla
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ci detterà. Aggiungo un'altra cosa: dico della impressione che quel progetto può fare, poichè non bisogna dimenticare come gl'imperanti spesso e gli
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Ora io vi domando: è possibile semplificare gli ordinamenti dell'amministrazione nel senso di diminuire questa cifra? Non dico di portarla come è in
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resistenza quasi passiva), se un ministro si ferma dinanzi a questi impedimenti, io dico: manca l'energia; il bene del paese voi non lo farete…
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adoperare questo vocabolo, dico che se ne potrebbe far senza.
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, che io dico discentramento e non delegazione; io non comprendo il discentramento quando il ministro dell'interno, per esempio, delega una sua
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anche fatti, io credo, dico, che questa possibilità economica non possa valutarsi al di là di 700 milioni. Se l'onorevole ministro, se altri credono
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senza alimento, vi sono delle Corti che vi danno sette o dieci sentenze all'anno. Vi conviene tenerle? Io dico di no. Ed allora quell'abolizione delle
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prigioni dello Stato, credete voi che me lo saprebbe dire? Io vi dico di no, e per potermelo dire dovrebbe aspettare molto tempo. Di questo sapete il
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Accademia della crusca
