IX legislatura – Tornata del 21 febbraio 1866
Ad ogni modo, quello che riguarda la divisione delle sezioni è affare che spetta al ministro dell'interno, e siccome abbiamo già convalidata la
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Pugliese Giannone. Fo osservare alla Camera che il signor Napoli aveva formalmente rinunziato alla cattedra che occupava, e nel 1° articolo del
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Io credo che allo stato attuale dell'Italia non sieno discutibili che tre politiche: o la politica della guerra immediata, o la politica che si tenne
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Io credo che la politica della guerra immediata sia assolutamente inammessibile; la cosa parmi così chiara che io non mi fo a dimostrarcela; dico
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L'onorevole deputato Romano ha domandato che si muti questa politica, ed egli è per questo che io credo che ormai per mutare sistema non è prudente
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Per rimediare alle finanze io vorrei che la Camera, cosa certo che farà ed aspetto dal patriottismo vostro, io vorrei che la Camera desse un voto
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Badate, o signori, che le nazioni che dominano il mondo sono quelle che le altre precedono in fatto di istruzione, coltura e dottrina. Come avere una
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Ho detto che non discuto gli altri piani, come non discuterò neppure il piano dell'onorevole Scialoja. Io mi riservo di parlare in allora, per dire
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E quello che dico dell'onorevole Chiaves, lo dirò anche del ministro dell'istruzione pubblica. Se egli attua le idee che ha e che ha sempre
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Io però spero nel tempo, e spero che quella Francia che ha fatto la più grande rivoluzione che sia nella storia, quella dell'89, io spero che quella
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Ma, signori, è egli quando l'onorevole Chiaves viene nel nostro pensiero, nelle nostre idee, quando vi propone la riforma la più radicale che si sia
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Nel pubblico insegnamento vi è molto da insegnare, niente affatto da amministrare; invece, se voi prendete quel bilancio, trovate che i professori
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Signori, io credo che al punto in cui sono le cose, le questioni di partito, le questioni di crisi ministeriale abbiano perduto ogni qualsiasi
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L'onorevole Boggio disse che la preoccupazione del paese è unicamente finanziaria. Io spero che ciò non sia; se fosse, bisognerebbe combattere
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Per me che sono con quelli che hanno sempre propugnata la necessità del sollecito e completo adempimento del programma nazionale, non esiste dubbio.
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Le condizioni economiche di un paese dipendono dalle sue condizioni politiche; un illustre scrittore, Adamo Mickiewicz dice che tutti i valori
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Io ammetto che vi siano più savie riduzioni di spese che non poggino su vaghe ipotesi, come si è fatto finora, ma su dati precisi; ammetto che si
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buon mercato, che è una impossibilità nelle nostre condizioni, non sarebbe nemmeno il silenzio dei forti che si preparano, ma quasi dei frati che si
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Io non farò ricordi storici a lui. Egli sa meglio di me che per l'indipendenza bisognano supremi sforzi, che è perduta quella nazione che interrompe
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Io sono poi convinto che il generale La Marmora non accetterebbe mai trattative che sagrificassero anche un bricciolo dell'onore e dell'interesse
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In quanto all'effetto prodotto in paese lo abbiamo veduto da quell'allarme, forse esagerato, forse anche erroneo, ma che si appoggiava però a qualche
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delle Commissioni per provincie, che si occuperebbero dello scrutinio di tutti gl'impiegati sotto la giurisdizione di ciascuna di esse, e ne farebbero
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La nostra posizione, come dissi, è grave; e quindi i mezzi che suggerirò non possono che esser gravi.
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Qualunque mezzo quindi che io proponga, per difficoltoso, o anche pericoloso che possa sembrare, non potrà mai esserlo tanto quanto la sorte che ci
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Infine si violarono le leggi e tra esse quella della contabilità che nell'articolo 6 prescrive la presentazione dei bilanci da farsi dal ministro
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Quando venne il progetto di legge sull'asse ecclesiastico nel mio uffizio, presentai un emendamento, che fu accettato ed in cui diceva: che
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So che sono serie queste misure, e che molte ragioni potrebbero addursi contro; ma vi è una ragione superiore a tutte le possibili, che milita in
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Si facciano le provvisioni militari dai comandi di reggimento stessi, che al certo riusciranno vantaggiose, poichè darebbe luogo alla concorrenza
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1° Si vegga a che somma ascenda il bisogno dello Stato. Supponiamo che fossero 800 milioni.
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Compreso della verità di quanto ho esposto, egli è evidente, che fino a che una nuova amministrazione non si componga con un indirizzo politico
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Signori, noi siamo tra il male d'una crisi ministeriale (che anche evitandosi ora, non potrebbe evitarsi fra qualche giorno) e quello di mancare al
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Che cosa voleva la Spagna? od almeno che cosa apparisce dalle note pubblicate nel suo libro rosso che ella cercasse? La Spagna si rivolgeva alla
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Io credo che il Ministero presente sia interamente costituzionale, quanto alla sua origine, avvegnachè la prerogativa regia nella scelta dei ministri
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accettare la proposta che le veniva dalla Spagna, mi sembra che confermi e ribadisca questo grande risultato che Roma non è una manomorta del
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Io credo, o signori, che noi dobbiamo perseverare in questa via, non preoccuparci degli apprezzamenti che si fanno sulle possibilità avvenire
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papa, perchè componga il suo esercito, mi pare che noi non abbiamo titolo d'interloquirvi. Però confesso che le espressioni che l'onorevole ministro di
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So bene che vi è una terribile difficoltà che è quella della finanza, e che il dilemma o disarmo o guerra non può scongiurarsi che a forza di
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Noi abbiamo tenuto è vero negli anni scorsi un esercito molto più numeroso di quello che oggi abbiamo; ma due ragioni a ciò ci conducevano: l'una
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Resteranno però sempre scoperti 100 milioni secondo l'onorevole Sella, 80 secondo l'onorevole Scialoja: io credo di più perchè so bene che
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Ora, o signori, questo fatto noi lo conosciamo, e lo sentiamo al par di voi, e non crediate che vi sia, almeno che io sappia, che vi sia qui alcuno
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In verità voglio sperare e credere che i vecchi rancori sono obbliati interamente, e che non meritiamo accuse di tal fatta. Ciò che parmi mancare
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De Luca. Signori, io sono obbligato di premettere due osservazioni: la prima è che un mio caro amico, per eccesso di simpatia, ha detto alla Camera
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De Luca. Chieggo scusa all'onorevole Cugia; non è di lui che io pario. E poichè bisogna dire il nome, osserverò che questo discorso nella passata
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Ora, scendendo un poco all'applicazione, che cosa abbiamo noi nella formazione d'Italia? Non abbiamo che comuni, provincie, Stato: credo che siano
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Io non fo che dire la mia opinione, non intendo che l'onorevole ministro delle finanze le aggiusti cieca fede, comunque dati, che chiamerei positivi
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Prendendo ai comuni il quinto della loro rendita, e imponendo loro gli obblighi che la legge comunale impone loro, non che altri che sarebbero
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Facciamo che il sistema sia mutato, ed avremo una scritturazione ed una corrispondenza regolare. Queste scritturazioni complicate che vi fanno? Sono
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Ma, o signori, che ci servono codeste tesorerie, se abbiamo le provincie che unicamente devono corrispondere col centro delle amministrazioni?
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Che vi serve una provincia di cento mila abitanti! Avrete dato quest'esempio. Ma lo farete così precipitosamente voi? Badate bene che le riforme non
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E se passiamo dalle provincie ai rami della giustizia, forse che vi conviene di tenere quei tribunali circondariali che avete? Vi sono dei tribunali
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Accademia della crusca
