IX Legislatura – Tornata dell'11 febbraio 1867
«Il signor procuratore generale presso la Corte d'appello di Napoli ha inviato a questo Ministero gli atti del processo a carico del signor Filippo
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«Presa ad esame la petizione 11,282, trasmessa a questo Ministero per deliberazione emessa da cotesta Camera nella seduta del 25 ora scorso gennaio
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presidente. Si dà atto al signor ministro della presentazione di questo progetto, che sarà immediatamente dato alla stampa.
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Io avrei creduto che il signor ministro degli affari esteri, eccitato da questo reclamo quasi unanime della stampa, avesse posto rimedio alla
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ministro della guerra, a questo riguardo, non fece che applicare strettamente gli articoli del trattato.
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Con questo dilemma non s'interpreta l'articolo 32, lo si sopprime.
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Invece l'autorità locale di Udine diramava questo comunicato ai giornali:
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benemerita città, che applaudirono al progetto, e fra questi parecchi nostri colleghi che non siedono da questo lato.
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In questo criterio l'autorità governativa locale si è preoccupata di persuadere i promotori del meeting a desistere dalla loro proposta anche sul
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in questo incontro attestare della loro temperanza ed astenersi da simile manifestazione, salvando l'autorità stessa dalla spiacente necessità
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Voi dunque lo vedete, il diritto più prezioso, questo mezzo di manifestazione pacifica e legale del voto popolare, diventerebbe opportuno sol quando
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Ora questo diritto, preciso come un assioma, che sarebbe illusorio quando fosse soggetto all'interpretazione governativa, fu vietato nel Veneto
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isterilisce questo nuovo frutto della libertà al momento in cui è stato trapiantato in Italia.»
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che in questo momento ha l'onore di parlare alla Camera, ha dato già prova manifesta com'egli ne sia geloso quanto altri, e come ne sia custode
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«Quando si tratta di un diritto politico o dell'esercizio di questo diritto, l'impero del legislatore va fino a regolarne l'esercizio, ed a
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non v'è una legge che determini i modi di esercizio di questo diritto, questi modi e questi limiti cadono sotto le disposizioni che riguardano la
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… Sì, ripeto, questo spetta al Governo (è inutile che gridino), il quale in materia di pubblica sicurezza è il solo giudice, il solo risponsabile.
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all'interno che all'estero. Da quel tempo in cui ebbi l'onore di esprimere per la prima volta su questo argomento la mia opinione alla Camera, si è già formata
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In questo telegramma, insistendo sulle idee già accennate colla circolare del 15 novembre, dichiarai in un modo solenne e formale che tutto quello
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situazione gravissima nella quale si trovava generalmente tutta la nazione, io nel 2 febbraio mandai questo telegramma, che leggo nella sua integrità
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piuttosto che per un'altra. Se si fosse dovuto venire su questo terreno, non sarebbe stato verso il Veneto che io mi sarei soggettato alla necessità di
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Ora vi ripeto che questo principio è stato ricevuto generalmente; che quando un diritto non è regolato da una legge speciale, cade sotto le
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Secondo questo criterio, o signori, tutto svanisce, ogni libertà è morta. Progredendo su questa via, soggiungo io, il ministro ucciderà ogni libertà
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incomposte declamazioni di piazza. Se da una parte questo argomento dovrà formar subietto delle discussioni della Camera, dall'altro non si deve
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, concordi e generose che questo popolo ha prodotto, non mai le prove del 1859, del 1860, non mai l'unanime e santa passione che animò la nazione italiana
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Ma noi di questo dobbiamo invece rallegrarci. Dovrebbe attristarsi ogni buon cittadino, se, mentre pende una discussione sì grave, la quale importa
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, penetri qua dentro, ed infiammi anche il nostro pensiero, conduca il nostro voto? Questo è il dovere del paese; il nostro è quello di ubbidire, secondo i
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nazione in grave pericolo, perchè porrebbero in pericolo questo disegno di legge. Ma con questa dichiarazione il signor ministro nuoce a se stesso; giacchè
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attribuire precisamente in termini espressi questo diritto di apprezzamento preventivo al potere esecutivo, ma soltanto imponevasi l'obbligo a coloro che
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. Al certo se leggi speciali si facessero su questo argomento, se il Parlamento stimasse conveniente regolare l'esercizio de' diritti di riunione e di
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, determinare il limite all'esercizio della libertà dei cittadini, e questo limite allora segna precisamente l'estrema linea oltre la quale comincia il
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Noi non dobbiamo insomma credere che il popolo italiano non sia atto a libertà; questo è un calunniarlo, ed io perciò domando che gli si accordino
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della libertà, io vorrei piuttosto che i nostri uomini di Stato pensassero al modo come debbono rispettare questo grande principio della libertà.
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Finalmente l'onorevole presidente del Consiglio è uomo di troppo elevato sentire, perchè non possa in questo momento egli stesso riconoscere, come il
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momento le condizioni del paese consentano questo esercizio.
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signor Carazzolo dottore Alvise. In questo collegio sono iscritti 531 elettori, dei quali 130 intervennero al primo scrutinio.
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Io non Credo che la Camera possa venire a sostituire il suo voto a quello proclamato dall'ufficio definitivo, senza essere sicura che questo suo voto
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Corsi relatore. Dichiaro che uniti a questo verbale non erano i documenti relativi, e che anzi la sezione principale prese occasione da questa
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principale abbia portata maggiore attenzione su questo fatto nello interesse dell'intero collegio, e per la regolarità delle operazioni, specialmente
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Niente di tutto questo. Non vi è che la sezione principale di Vizzini, la quale non avendo i documenti non ha creduto di menar buoni quegli otto voti.
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la sezione ha dichiarato validi i voti, l'ufficio principale non li può dichiarare nulli. Questo fu ritenuto in una delle tornate dell'aprile 1861. La
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L'uffizio principale poi avea il diritto di conoscere su questo fatto che alterava il numero degli elettori, e quindi, non trovata giustificata
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limiti ad un giudizio sicuro, al voto degli elettori; annulli la elezione, e gli elettori giudichino. Questo è il mio voto.
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Io infatti non dubito che otto individui non compresi nella lista elettorale abbiano preso parte alla votazione, perchè questo è un fatto affermato
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Prego la Camera di voler dichiarare l'urgenza di questo progetto di legge.
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Questo progetto di legge è presentato d'accordo col signor ministro della guerra, inquantochè una disposizione consimile rimanda all'anno 1869 la
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Si dà parimente atto all'onorevole signor ministro della marina della presentazione di questo progetto di un Codice penale militare marittimo, e non
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Accademia della crusca
