IX Legislatura – Tornata dell'11 febbraio 1867
Cavaliere Stanislao Bianciardi, professore di letteratura nel regio liceo Dante di codesta città — 300 esemplari della Veglia XVIII del priore Luca
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senza quel patto ogni Assemblea è condannata a errare nel vuoto, nell'incertezza del fine nazionale e nell'impossibilità d'ottemperare i suoi atti a
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Il Governo ha pubblicato nel Libro Verde tutti i documenti che pensò potessero essere fatti di pubblica ragione, e non credè di poter fare
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«I sottoscritti deputati desiderano d'interpellare l'onorevole ministro dell'interno sulla proibizione preventiva di assemblee popolari nel Veneto
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tutta la corrispondenza diplomatica relativa al medesimo. La stampa ha già fatto notare questa lacuna che esiste nel “Libro Verde”.
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«Il “Giornale di Padova”, nel suo numero 30 del corrente annunciò la riunione di un meeting in questa città pel giorno 10 corrente nel teatro Sociale
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Ora questo diritto, preciso come un assioma, che sarebbe illusorio quando fosse soggetto all'interpretazione governativa, fu vietato nel Veneto
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sul terreno della legalità, non sono costrette à rifugiarsi nel segreto delle cospirazioni. È una libertà inalienabile sancita dalla legislazione di
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Le ultime parole citate dall'onorevole Cairoli pronunziate da me in altri tempi nel Parlamento, devono assicurare che qui non si tratta di questione
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Egli provava anzitutto che le leggi restrittive in Piemonte risguardanti il diritto di associazione erano state abolite, e che nel piccolo regno
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Ma vi sono in paese questi indizi? E vi sono specialmente nel Veneto, che, appena infrante le sue catene, si abbandonava con tanta confidenza al
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situazione gravissima nella quale si trovava generalmente tutta la nazione, io nel 2 febbraio mandai questo telegramma, che leggo nella sua integrità
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materia di pubblica sicurezza è nel diritto del Governo di giudicare ciò che può essere nocivo all'ordine pubblico, alla sicurezza dello Stato. Io non
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dell'onorevole ministro dell'interno. Egli è quell'uomo stesso che nel 1862 diceva: in casi d'abuso si deve riferirsene ai tribunali ordinari. Oggi il ministro
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medesimo? Non è la Venezia, della cui fede nel Governo italiano sono grande e solenne testimonianza le feste con cui accoglieva l'esercito ed il Re
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Confesso con dolore che il tristo operare dell'italiana amministrazione nel Veneto, comune del resto alle altre Provincie d'Italia, diede forza alla
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Ma dichiaro che le proposizioni ed i principii formulati nel discorso dell'onorevole presidente del Consiglio vincono la mia ripugnanza, e mi
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di legge, nel quale s'introduceva appena timidamente in certi casi una facoltà di apprezzamento preventivo accordata al potere esecutivo, finì per
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pericolo riconosciuto per l'ordine sociale; mentre invece nel Governo assoluto, nel Governo del buon piacere, fosse anche talvolta di un principe onesto
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non sia sfuggita nel calore dell'improvvisazione all'onorevole presidente del Consiglio, ma da lui sia stata con matura riflessione espressa.
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relazione che su quella legge fu compilata dall'onorevole deputato Castagnola. Ora codesta legge è precisamente una di quelle che, nel 20 marzo 1865
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ritorno, ma ne è scrupolosamente allontanata ogni traccia di disposizioni di carattere preventivo, e tanto meno si riconosce nel Governo il diritto di
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consenso di tutto il paese nel senso di respingere l'improvvida riforma, che toglierebbe al Ministero fino il coraggio di promuoverne la discussione.
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Le operazioni elettorali furono tutte regolari; però nella sezione di Buccheri fu fatta nel verbale la seguente dichiarazione.
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Il Seggio principale nel procedere alla scrutinio dei voti delle varie sezioni, osservò che, siccome a queste dichiarazioni non erano accompagnati i
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Salarisrelatore. Ho l'onore di riferire alla Camera intorno all'elezione seguita nel collegio di Desio, nella persona del signor conte Guido Borromeo.
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II ballottaggio ebbe luogo il 27 gennaio. Gli elettori presentatisi all'urna furono 321, ed i voti si ripartirono nel modo seguente: al cavaliere
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I voti si divisero nel modo seguente: cioè, al cavaliere Paolo Lioy, 96; all'avvocato Bocca Adriano, 73; al conte Corinaldi Michele, 45; al
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Signori, andiamo con cautela nel mutare queste proclamazioni fatte: noi siamo qui in forza del diritto elettorale, e siamo qui per rispettare quanto
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Il verbale della sezione di Buccheri, ove avvenne il fatto che diè luogo alla questione, nel riferire il voto di otto elettori che non erano nella
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all'uffizio suddetto nel merito della questione, e non potendo far seguire la proclamazione
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presidente della sezione secondaria non seppe altrimenti giustificare l'operato della propria sezione, che con le parole consegnate nel processo verbale.
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Corsi relatore. Sono nel dovere di schiarire meglio le conclusioni della Commissione, e di rispondere alle obbiezioni dell'onorevole La Porta.
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In questa posizione di cose, quale è la giurisprudenza della Camera? La Camera ha ritenuto altre volte che l'ufficio principale, nel riconoscere i
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Se si trattasse di fatti avvenuti nel collegio elettorale, l'affermazione di essi nel processo verbale, sarebbe per me una prova sufficiente; ma la
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La parola dunque generica, documenti, che fu usata nel processo verbale della sezione secondaria, nè potea persuadere l'uffizio principale, nè può
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Ora se il documento di cui è parola nel processo verbale sia stata una sentenza, s'ignora; quindi non fu nè punto nè poco stabilito in modo positivo
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di Corte d'appello, con cui si dichiari che essi fanno parte di quel collegio, e coloro che dimostreranno di essere nel caso previsto dall'articolo 58.»
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nel processo verbale; ma dubito che gli otto individui avessero il diritto al suffragio, anche quando ciò sia affermato dall'ufficio. elettorale
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Accademia della crusca
