IX Legislatura – Tornata dell'11 febbraio 1867
riguarda i conciliatori.
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i ruoli dell'imposta sui fabbricati nella parte relativa agli edifizi rurali a mente dell'articolo secondo della legge 2 gennaio 1865.
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Bertea segretario. Furono fatti i seguenti omaggi:
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(I deputati Galeotti, Piccoli, Messedaglia e Ferracini prestano giuramento.)
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presidente. Nei pochi giorni trascorsi, durante i quali la Camera non tenne seduta pubblica, tutti li uffizi tennero giornalmente lunghe e numerose
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«Signore, Credo debito mio, verso i miei elettori di Messina e verso la Camera che approvò l'elezione, di significarvi, perchè lo facciate noto
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— segnatamente in una nazione che sorge — sia quello d'educare, come ei può, coll'esempio i propri fratelli al culto della pura coscienza,all'adorazione del
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Dalle risultanze sovraccennate chiaro apparisce come i pochi giorni trascorsi, lungi dall'essere andati perduti per i lavori parlamentari, siano
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I signori scrutatori sono convocati per questa sera alle ore 8.
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La Commissione generale del bilancio tenne pur essa tutti i giorni lunghe adunanze, varie Sottocommissioni nominarono il relatore peri seguenti
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Sono estratti i nomi dei signori Pelagalli, Brida, Costa Luigi, Cipriani, Semenza, Amaduri, Sormanni-Moretti, Giordano Luigi, La Porta, Curzio
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Mantova la legge del 25 giugno 1865, numero 2337, sopra i diritti
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Mancherebbero ancora i relatori pei bilanci delle finanze, della guerra, della marina e dei lavori pubblici, ma il secondo progetto di bilancio per
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presidente. Prego i signori deputati a prendere i loro posti.
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«I sottoscritti deputati desiderano d'interpellare l'onorevole ministro dell'interno sulla proibizione preventiva di assemblee popolari nel Veneto
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Il Governo ha pubblicato nel Libro Verde tutti i documenti che pensò potessero essere fatti di pubblica ragione, e non credè di poter fare
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A Venezia si era deliberata una pubblica adunanza per discutere su quella legge. Istituita una Commissione, essa invitava i deputati di quella
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In questo criterio l'autorità governativa locale si è preoccupata di persuadere i promotori del meeting a desistere dalla loro proposta anche sul
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Essa confida che i cittadini, per ossequio alla maestà del Parlamento, per il desiderio che la pubblica tranquillità non sia turbata, vorranno anche
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guardare gli interessi della patria, e secondo i voti degli Italiani ho bisogno di conoscere i loro sentimenti, il loro animo.»
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Ricasoli ministro per l'interno. Non posso sconfessare l'atto dei prefetti, perchè i prefetti non hanno fatto che seguire le istruzioni loro
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responsabilità dei loro arbitrii. Ma io preferisco che sconfessi i prefetti i quali hanno violato la legge, piuttostochè le sue parole che ne facevano un così
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non v'è una legge che determini i modi di esercizio di questo diritto, questi modi e questi limiti cadono sotto le disposizioni che riguardano la
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Ma dichiaro che le proposizioni ed i principii formulati nel discorso dell'onorevole presidente del Consiglio vincono la mia ripugnanza, e mi
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atto pericoloso allo Stato, vi hanno i tribunali, e solo i tribunali sono competenti a reprimere.
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Io non posso assolutamente accettare la sua maniera di concepire e definire il sistema costituzionale, e le facoltà del potere esecutivo circa i
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Ma egli ha proseguito invocando una teorica affatto nuova e pericolosissima, quella cioè clie tutti i diritti de' cittadini, benchè guarentiti dallo
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Coloro i quali consacrarono qualche studio su quel progetto di legge, non potranno aver obbliato che in alcuni dei suoi articoli neppur si osava
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civile la quale lo crede oggimai degno di poterla esercitare. Anzichè elevarci noi a fare i maestri di scuola al popolo italiano onde sappia usare
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Ecco le differenze, a mio avviso, sostanziali tra i veri principii costituzionali e le dottrine testè esposte dall'onorevole presidente del Consiglio.
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tutti i diritti che gii sono dovuti, e che non sia tenuto più a lungo sotto una tirannica tutela.
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presidente. Prego i signori deputati a prendere il loro posto, e far silenzio.
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Sono sottoscritti i deputati: Galletti, De Boni, Molinari, Bertani, Cairoli, A. Greco, Fabrizi, Crispi, Della Monica, Bargoni, Nicotera, Fanelli
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Prego intanto i signori deputati, che non avessero ancora votato per la nomina della Commissione per l'esame dei resoconti amministrativi, a volerlo
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L'elezione è fuor d'ogni appunto, i verbali non parlano d'alcuna irregolarità, quindi l'uffizio venne nella conchiusione di proporvi il
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De Boni. Io ritiro l'ordine del giorno che io ed i miei amici abbiamo presentato, e mi unisco a quello del deputato Mancini.
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II ballottaggio ebbe luogo il 27 gennaio. Gli elettori presentatisi all'urna furono 321, ed i voti si ripartirono nel modo seguente: al cavaliere
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Nessuno avendo ottenuto la maggioranza voluta dalla legge, ebbe luogo il ballottaggio tra i due candidati che avevano avuto maggior numero di voti
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I voti si divisero nel modo seguente: cioè, al cavaliere Paolo Lioy, 96; all'avvocato Bocca Adriano, 73; al conte Corinaldi Michele, 45; al
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Il IX ufficio ha considerato che la sezione principale non aveva bisogno di avere sotto gli occhi i documenti dai quali risultasse che gli otto
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La sezione principale considerò che nella sezione di Buccheri tutti i voti erano stati dati al signor Landolina, e che quindi togliendo otto voti
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«Chiusa la votazione, riconoscevasi dall'ufficio che gli elettori i quali si presentarono nei due appelli a dare il loro voto sono in numero di 56
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elettori, i cui voti furono annullati dall'ufficio definitivo, possedevano le qualità elettorali volute dalla legge.
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«Chiusa la votazione riconoscevasi dall'ufficio che gli elettori i quali si presentarono nei due appelli a dare il loro voto sono in numero di 56
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L'articolo 82 vuole che, a misura che gli elettori vanno deponendo i loro voti nell'urna, uno degli scrutatori ed il segretario ne facciano constare
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In questa posizione di cose, quale è la giurisprudenza della Camera? La Camera ha ritenuto altre volte che l'ufficio principale, nel riconoscere i
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Niente di tutto questo. Non vi è che la sezione principale di Vizzini, la quale non avendo i documenti non ha creduto di menar buoni quegli otto voti.
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Ora se non vi è l'obbligo di accompagnare ai verbali le liste elettorali, non deve esservi l'obbligo di accompagnare quegli altri documenti, i quali
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quando i loro nomi non figurano nelle liste, quando la pubblicità non garantisce la condizione di questi elettori, allora bisogna che apparisca il
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quegli otto elettori avevano i documenti, bisogna crederci.
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Accademia della crusca
