IX Legislatura – Tornata dell'11 febbraio 1867
— Congedi — Rinunzia e lettera del deputato Mazzini — Il deputato Catucci presenta uno schema di legge — Riassunto fatto dal presidente dei lavori compiuti
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Alla quale condanna avendo egli fatto opposizione il 23 novembre di quello stesso anno; importando che l'opposizione sia discussa e giudicata, e non
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lire 1200 di multa oltre le spese, i danni ed interessi, per diffamazione col mezzo della stampa, ed ha fatto istanza che gli atti medesimi, colla
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Non accetto, comunque riconoscente, l'onore che m'è fatto; noi potrei senza contaminarmi di menzogna, e parmi che primo ufficio del cittadino
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Ma siccome non ho visto che sino ad oggi egli abbia ciò fatto, così io lo prego a presentare questi documenti, perchè vengano stampati
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tutta la corrispondenza diplomatica relativa al medesimo. La stampa ha già fatto notare questa lacuna che esiste nel “Libro Verde”.
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Io esporrò le circostanze di fatto che mi sono note soltanto da ieri.
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Ricasoli ministro per l'interno. Non posso sconfessare l'atto dei prefetti, perchè i prefetti non hanno fatto che seguire le istruzioni loro
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Io non ho fatto altro che guardare da capo a piedi, direi quasi, l'Italia tutta; e poichè ho veduto dappertutto un fermento, un certo malcontento
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, dirò, una giurisprudenza, la quale appunto gettava le basi del modo col quale fosse da condursi in fatto di riunioni e di associazioni. Tanto il
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Io dunque ripeto, o signori, io credo di avere adempiuto al mio debito; l'ho fatto dopo seria meditazione, dopo attento esame, e ho avuto il
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D'altronde, o signori, la inesistenza di speciali disposizioni di legge regolatrici del diritto di riunione è forse un fatto inavvertito ed
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Avvi ancora un altro fatto posteriore. Si presentò un progetto di legge sulla pubblica sicurezza. La Commissione parlamentare, della quale io aveva
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, e di un'amministrazione paterna, dipende unicamente dal loro criterio, dalla loro estimazione, ravvisare in qualunque fatto, e nell'esercizio il più
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Il popolo italiano ha dato tante prove d'amore alla libertà, ha fatto tanti sacrifizi per la libertà, che ha ottenuto l'ammirazione di tutta l'Europa
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Signori, io nulla aggiungo. Lo ripeto, in una questione di semplice fatto ed apprezzamento mi sarei taciuto. Ma a fronte di una questione di
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determinazione che ora mi si rimprovera, e che mi ha fatto scegliere di due mali il minore, evitando così le accuse che a ragione mi avrebbe potuto muovere
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Dunque, prima di giudicare se l'ufficio definitivo fece male, o se fece bene l'ufficio della sezione, accertiamo il fatto e vediamo se questi otto
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Il verbale della sezione di Buccheri, ove avvenne il fatto che diè luogo alla questione, nel riferire il voto di otto elettori che non erano nella
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principale abbia portata maggiore attenzione su questo fatto nello interesse dell'intero collegio, e per la regolarità delle operazioni, specialmente
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La Porta. Dopo le spiegazioni state date dall'onorevole relatore, io mi credo in dovere di proporre alla Camera un'inchiesta sull'estremo di fatto su
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che questo fatto non esistesse, finche non fosse addotta prova contraria alla dichiarazione dell'ufficio. Furono queste le ragioni che indussero
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La posizione del fatto è questa.
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Se le sentenze della Corte esistono, l'ufficio principale poteva vederlo esso stesso. Ora un'asserzione della sezione è, come ho già fatto notare
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No, perchè non doveva menomamente l'ufficio principale proclamare come ha fatto l'elezione del signor Giusino, il quale non verrebbe a riunire in se
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Io non credo applicabile al caso la disposizione dell'articolo invocato dal relatore, perchè qui non si tratta di constatare un fatto, sibbene di
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Io infatti non dubito che otto individui non compresi nella lista elettorale abbiano preso parte alla votazione, perchè questo è un fatto affermato
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ricognizione del diritto elettorale non è quistione di fatto, ma è questione di diritto.
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L'uffizio principale poi avea il diritto di conoscere su questo fatto che alterava il numero degli elettori, e quindi, non trovata giustificata
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Accademia della crusca
