IX Legislatura – Tornata dell'11 febbraio 1867
11,362. 1 comuni componenti l'antico distretto di Asiago nella provincia di Vicenza, chiedono che dal Governo venga assunto il debito da essi
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G. Bonfiglioli, da Bologna — 400 esemplari della sua Memoria sulle economie da farsi sul bilancio dello Stato;
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Giuseppe Cusmano, da Caltagirone — 10 esemplari di una sua lettera al ministro Cordova sul pauperismo in Italia;
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Gioachino Magri, da Castelletto Arrivabene — 250 copie di un suo progetto per conseguire il consolidamento della libertà italiana;
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Avvocato L. Zucoli, da Milano — 30 esemplari del suo rapporto sulla tariffa giudiziaria esaminata dalla Commissione degli avvocati di detta città;
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Fornaris Vincenzo, da Torino — 300 esemplari d'una petizione degli agenti di cambio di detta città contro la traslazione della direzione generale del
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chiedono che vengano condonate ai comuni tutte le somme da essi ricevute in virtù del decreto 23 gennaio 1861, numero 123, e che siano attivate in
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Se ne dà lettura:
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presidente. L'onorevole Mazzini ha inviato alla Presidenza la seguente lettera in data del 7 corrente da Londra:
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L'onorevole Asselta scrive che, tormentato da forti dolori di podagra, non può prender parte per ora ai lavori della Camera.
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presidente. La consuetudine della Camera non richiama deliberazione veruna sulle demissioni presentate dai signori deputati. Così si dà atto di
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Infatti essi hanno avuto per pensione quanto in ragione dei loro servizi loro spettava a tenore della legge da loro stessi invocata, di maniera che
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invece stati molto proficui e tali da lasciare sperare che non vi sarà più difetto di materia alle discussioni della Camera.
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presidente. Si dà atto al signor ministro della presentazione di questo progetto, che sarà immediatamente dato alla stampa.
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Io avrei creduto che il signor ministro degli affari esteri, eccitato da questo reclamo quasi unanime della stampa, avesse posto rimedio alla
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Cairoli. Non giustificherò la domanda d'interpellanza presentata da me e dall'amico mio De Boni, perchè se anche avessimo il rimorso d'interrompere
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Io esporrò le circostanze di fatto che mi sono note soltanto da ieri.
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benemerita città, che applaudirono al progetto, e fra questi parecchi nostri colleghi che non siedono da questo lato.
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in questo incontro attestare della loro temperanza ed astenersi da simile manifestazione, salvando l'autorità stessa dalla spiacente necessità
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l'esercizio del più prezioso diritto utilizzato per la prima volta in quelle elette provincie che da pochi mesi soltanto sono restituite alla famiglia italiana
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«Mi appoggio, o signori (egli concludeva), alla manifestazione dello spirito pubblico, che si fa da una parte all'altra d'Italia, perchè io debba
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Le ultime parole citate dall'onorevole Cairoli pronunziate da me in altri tempi nel Parlamento, devono assicurare che qui non si tratta di questione
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Si proponeva da ultimo ed era votato all'unanimità dalla Camera un ordine del giorno che prendeva atto delle dichiarazioni dell'onorevole Ricasoli
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Infatti, se da un lato lo Statuto concede ai cittadini il diritto di radunarsi, salvo però l'osservanza della legge, molte altre leggi prescrivono al
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«Insistendo sulle idee già accennate colla circolare 15 novembre, il Ministero rinnova le istruzioni da adoperarsi a prevenire con persuasione o
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incomposte declamazioni di piazza. Se da una parte questo argomento dovrà formar subietto delle discussioni della Camera, dall'altro non si deve
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Ora io domando alla Camera se nelle condizioni gravi in cui si trova il paese, colla concitazione che noi vediamo da tutte le parti, dopo i
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Or come in due o tre mesi avete potuto disperdere tanto entusiasmo e tanta fiducia al segno da dover temere in ogni luogo disordini? E poi quali
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Dirò poche parole, perchè in quelle che ho citato, pronunciate da lui in altri tempi, sta la risposta preventiva alle sue osservazioni.
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Egli disse che vi sono questioni molto complicate e molto serie, che non possono trattarsi da queste assemblee popolari, in queste discussioni
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Se da questa premessa egli avesse desunta la conseguenza che il potere legislativo, solo giudice delle circostanze eccezionali, specialmente allorchè
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Ora devo confessare che l'ultima ragione che dà, quasi a pretesto della limitazione intimata al diritto di riunione dalle autorità del Veneto, è
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Statuto, se il loro esercizio non sia regolato da una legge speciale, cadano caso per caso (se ho bene intese e raccolte le sue parole) sotto
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lealmente, onestamente convinto che nascer possa qualche pericolo per l'ordine pubblico da queste popolari adunanze, nelle quali io e cento altri con eguale
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Varè. Dopo quanto è stato detto dal mio amico e collega Mancini, io mi unisco ai sentimenti da lui espressi, e rinunzio alla facoltà di parlare.
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ministro dell'interno da' suoi organi l'abbiano avvertito che, se si lasciasse libero il varco a queste manifestazioni, si avrebbe tale un maraviglioso
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progetto di legge presentato alla Camera dei deputati avendo incontrato l'insolita sorte di essere respinto da tutti nove i nostri uffici e dal voto
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principii, mi basti di avere espressa alla Camera un'opinione costituzionale per preservare nella sua integrità, ed immune da qualsiasi pericolo il diritto di
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Varè. Io ritiro l'ordine del giorno da me proposto e mi associo a quello dell'onorevole Mancini.
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presidente. Prima di passare ai Voti, si dà nuovamente lettura della risoluzione proposta dall'onorevole deputato Mancini:
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Considerando queste condizioni del paese, io ho creduto e credo che esse sieno così gravi, visti specialmente gli esempi recenti, da imporre al
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E l'ufficio principale ne aveva anche il dovere trattandosi di un'elezione, in cui la vittoria non dipendeva che da un voto solo. Io non comprendo nè
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Ora, mi pare che questa semplice asserzione non costituisca dei fatti così gravi da dar luogo ad un'inchiesta parlamentare, e quindi credo dover
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Dunque non è da invocare la somiglianza della posizione dell'elettore il di cui nome è iscritto nella lista con quello il di cui nome non apparisce
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voti, perchè codesti voti furono dati da persone che riteneva non elettori.
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l'alterazione del numero, ritenne ottimamente nulli gli otto voti dati da coloro che non erano compresi nella lista elettorale.
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, sollevatasi questa questione, e dovendosi dalla Camera proclamare a deputato una persona diversa da quella che ottenne la proclamazione dal collegio
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presidente. Si dà atto all'onorevole ministro della marineria della presentazione dei quattro decreti che saranno trasmessi alla Commissione del
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Si propone all'approvazione della Camera per la sua applicazione in via provvisoria, da doversi poscia rivedere in un'altra Sessione.
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Si dà parimente atto all'onorevole signor ministro della marina della presentazione di questo progetto di un Codice penale militare marittimo, e non
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Accademia della crusca
