IX Legislatura – Tornata dell'11 febbraio 1867
Non accetto, comunque riconoscente, l'onore che m'è fatto; noi potrei senza contaminarmi di menzogna, e parmi che primo ufficio del cittadino
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Cugia ministro per la guerra. La sede di questa interpellanza mi pare che sarebbe la discussione che dovrà farsi del trattato di pace, giacchè il
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A Padova il prefetto, appena seppe che si era deliberata un'adunanza allo stesso scopo, scrisse un'ordinanza che credo bene leggere alla Camera:
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Ora questo diritto, preciso come un assioma, che sarebbe illusorio quando fosse soggetto all'interpretazione governativa, fu vietato nel Veneto
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benemerita città, che applaudirono al progetto, e fra questi parecchi nostri colleghi che non siedono da questo lato.
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Egli provava anzitutto che le leggi restrittive in Piemonte risguardanti il diritto di associazione erano state abolite, e che nel piccolo regno
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Ora, io invoco che le sue parole siano una conferma, non un atto di pentimento. E lo desidero, benchè le autorità del Veneto che hanno parlato a nome
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non v'è una legge che determini i modi di esercizio di questo diritto, questi modi e questi limiti cadono sotto le disposizioni che riguardano la
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Ora vi ripeto che questo principio è stato ricevuto generalmente; che quando un diritto non è regolato da una legge speciale, cade sotto le
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Governo, e specialmente al Ministero dell'interno, di prevenire tutto ciò che può turbare l'ordine pubblico, la sicurezza dello Stato tanto
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In questo telegramma, insistendo sulle idee già accennate colla circolare del 15 novembre, dichiarai in un modo solenne e formale che tutto quello
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Aggiungerò di più che non sarebbe senza inconvenienti che la materia delicata delle relazioni della Chiesa collo Stato venisse gettata in balìa delle
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Io sono dolente d'udire come il Governo non tema che le passioni del popolo, e lo voglia per soli sospetti ridurre alla stregua d'un paese, per così
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L'onorevole ministro dell'interno si lagna che in tutta Italia s'accenni un moto, un desiderio di manifestare il pensiero che sta nell'anima delle
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Ora devo confessare che l'ultima ragione che dà, quasi a pretesto della limitazione intimata al diritto di riunione dalle autorità del Veneto, è
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Egli disse che vi sono questioni molto complicate e molto serie, che non possono trattarsi da queste assemblee popolari, in queste discussioni
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Tutti questi pretesti, queste paure, questi spedienti violatori della legge, non fanno che uccidere la libertà e uccideranno anche quelli che in nome
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Che cosa rispondeva il signor ministro Ricasoli?
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Mi è grato di aggiungere che ho tanta venerazione personale pel presidente del Consiglio, che in me non sorge il più lieve dubbio che egli sia
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L'onorevole presidente del Consiglio, che in altra occasione fece un commento luminoso e memorabile dell'articolo 32 dello Statuto, quest'oggi lo ha
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Coloro i quali consacrarono qualche studio su quel progetto di legge, non potranno aver obbliato che in alcuni dei suoi articoli neppur si osava
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Noi non dobbiamo insomma credere che il popolo italiano non sia atto a libertà; questo è un calunniarlo, ed io perciò domando che gli si accordino
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Ciò quasi basterebbe a far credere che si tema tanto la manifestazione di quest'opinione pubblica sull'argomento, e che le relazioni pervenute al
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Parlamento, alla testa del partito Tory, un'opposizione terribile contro tutte le riforme che si proponevano; il giorno in cui il Derby veniva al potere, 1
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Considerando queste condizioni del paese, io ho creduto e credo che esse sieno così gravi, visti specialmente gli esempi recenti, da imporre al
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Non è stato certo un sentimento di avversione a un diritto statutario, ma solamente, ripeto, la condizione del paese che mi ha consigliato la
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condizioni del paese; ha poi dichiarato che la giurisprudenza stabilita dalla Camera rispetto all'articolo 32 è quella che ho avuto l'onore di esporre, cioè
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«La Camera, confidando che il Governo farà cessare gl'impedimenti che si oppongono all'esercizio del diritto costituzionale di libera riunione dei
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Ricasoli presidente del Consiglio dei ministri e ministro per l'interno. Ho già dichiarato che il Ministero non accetta qualsiasi ordine del giorno
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«La Camera, confidando che il Governo farà cessare gl'impedimenti che si oppongono all'esercizio del diritto costituzionale di libera riunione dei
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Il IX ufficio ha considerato che la sezione principale non aveva bisogno di avere sotto gli occhi i documenti dai quali risultasse che gli otto
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Il Seggio principale nel procedere alla scrutinio dei voti delle varie sezioni, osservò che, siccome a queste dichiarazioni non erano accompagnati i
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Il verbale della sezione di Buccheri, ove avvenne il fatto che diè luogo alla questione, nel riferire il voto di otto elettori che non erano nella
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Pare dunque presumibile, che sulla coesistenza di documenti siasi leggermente sorvolato nell'uffizio della sezione secondaria, e che invece l'uffizio
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Corsi relatore. Dichiaro che uniti a questo verbale non erano i documenti relativi, e che anzi la sezione principale prese occasione da questa
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suffragio. A me pare che in fondo l'onorevole La Porta abbia ragione, ma la conclusione del suo discorso sarebbe stata più logica per lo annullamento di
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Io non Credo che la Camera possa venire a sostituire il suo voto a quello proclamato dall'ufficio definitivo, senza essere sicura che questo suo voto
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Abbiamo una sezione la quale ha dichiarato che otto elettori si sono presentati con documenti irregolari, e che sono stati ammessi a votare; abbiamo
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In questa posizione di cose, quale è la giurisprudenza della Camera? La Camera ha ritenuto altre volte che l'ufficio principale, nel riconoscere i
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Dunque non rimane altro che rettificare la proclamazione fatta dall'ufficio principale, e ritenere che quello che ha riunito maggior numero di voti è
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Io non so vedere quale utilità si ritrarrebbe dall'inchiesta che desidera l'onorevole La Porta. Vi è qualche reclamo dal quale risulti che veramente
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L'articolo 82 vuole che, a misura che gli elettori vanno deponendo i loro voti nell'urna, uno degli scrutatori ed il segretario ne facciano constare
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inserire nei verbali le sentenze; l'articolo dice solamente che sono ammessi a votare quelli che sono iscritti sulla lista degli elettori, quelli che si
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L'onorevole Salaris poi in tutto il suo discorso si è ridotto ad una questione semplicissima, ed è che egli non crede alle asserzioni dell'ufficio, e
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Ecco dunque dimostrato che non sono applicabili al caso che discutiamo le decisioni della Camera invocate dall'onorevole relatore. Ad ogni modo
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Io per il primo piegherò la fronte se la sua risposta sarà affermativa; in caso contrario, io riterrò che otto voti devono essere nulli; riterrò che
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Il presidente e gli scrutatori dovranno tuttavia dare accesso nella sala ed ammettere a votare coloro che si presenteranno provvisti di una sentenza
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Salaris. Io sono lieto che P onorevole La Porta abbandoni la istanza di una inchiesta, e si unisca a me a chiedere l'annullamento della elezione che
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Se non che il relatore invoca la giurisprudenza della Camera, la quale ritenne degno di fede il processo verbale degli uffici elettorali, fino a che
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so di quali documenti egli parli; so però che niuno dev'essere ammesso a votare, che o non sia inscritto nella lista elettorale, o non presenti una
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Accademia della crusca
