IX Legislatura – Tornata del 22 novembre 1865
presidente. Queste elezioni furono approvate dall'ufficio a voti unanimi?
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Bertini relatore. L'ufficio V le ha approvate a voti unanimi.
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convalidazione di una elezione. Quindi io domando che si voti, come le altre, anche questa di Sorrento; a meno che prima l'uffizio dichiari che vi
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passare ai voti sulle altre elezioni…
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, che si metta ai voti la proposta dell'ufficio e che sia approvata l'elezione del collegio di Sorrento.
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Voci. Ai voti! ai voti!
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presidente. La questione essendo esaurita, metto ai voti l'approvazione dell'elezione del signor De Martino.
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stesso, vale a dire l'avvocato Mancini, che ebbe 328 voti al primo scrutinio, togliendogli queste 25 schede contestate, ne avrebbe avuti 303, che è
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presidente. Metterò ai voti la proposta sospensiva del deputato Cadolini.
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Cadolini. Io ho fatto una proposta sospensiva ed insisto perchè sia messa ai voti.
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Gl'inscritti in questo collegio erano 1556; i votanti al primo squittinio furono 951. L'avvocato Boggio riportò nella prima votazione 412 voti, il
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Il collegio di Molfetta ha cinque sezioni e 1770 elettori inscritti. Sono intervenuti alla votazione 694 elettori: la prima volta i voti si divisero
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signor Mauro Francesco fu Raffaele, risultavano voti 422 pel signor Raeli e voti 435 pel signor Mauro, venne quindi questo ultimo proclamato deputato.»
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Qui necessariamente debbo far notare alla Camera come la differenza fra i due candidati fosse di soli 13 voti, mentre gli elettori esclusi dal votare
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Il numero dei votanti fu di 232; Liborio Romano ebbe voti 100; Cortese Paolo 62; Santoro Filippo 32; voti dispersi 26, nulli 5.
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presidente. Metto ai voti le conclusioni della Commissione.
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Nel ballottaggio il signor Romano Liborio ottenne 177 voti, il signor Cortese 121. Per cui il Seggio ritenne eletto il signor Romano Liborio.
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illegalità non può non produrre la nullità della elezione del signor Mauro, perchè la di lui maggioranza sul signor Raeli essendo stata appena di tredici voti
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Boggio relatore. Nel collegio di Bari fu eletto il signor Carbonelli medico Vincenzo con 645 voti in seguito a ballottaggio col signor Massari, che
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Ad ogni modo, valide o non valide per l'Alberotanza, siccome queste schede non basterebbero per fargli avere un numero maggiore di voti del Lazzaro
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Il collegio di Crema si compone di quattro sezioni; il numero degli elettori è di 1179, il numero dei votanti 752; i voti si ripartirono nel modo
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Ricciardi. Signor presidente, domando che si voti per alzata e seduta.
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L'ufficio vostro ha ritenuto che, anche tenuto conto di questo elettore che aveva 18 anni, non per questo rimarrebbe minore la maggioranza dei voti
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il conte Enrico Martini ebbe 418 voti, cioè 25 più del terzo degli iscritti, e 31 più della metà dei votanti, per modo che quando pure tutte le
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importa, perchè anche togliendo, come disse il relatore, i tre voti all'onorevole Martini, egli avrebbe ancora la maggioranza voluta dalla legge; ma
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non potendosi a meno di porre in dubbio la validità di un gran numero di voti. Tutto ciò risultò dal breve esame che io feci di quelle schede; siccome
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Il commendatore Pietro Leo, consigliere di Cassazione ebbe 252 voti; il cavaliere Luigi Serra 209, Sanna Giovanni Antonio 89, andarono dispersi 17
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Adesso non si tratta più che di mettere ai voti se si approvi o non si approvi l'elezione.
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la proposta che il signor presidente aveva messa ai voti.
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l'eletto; dappoichè non avendo egli riportato suffragio alcuno in questa sezione, venti voti sarebbero tolti al suo avversario, e il cavaliere Serra
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conto di venti voti, se pure si vuole, si tolgano al cavaliere Serra venti suffragi, il risultato della elezione non cambierebbe, la maggioranza di voti
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presidente. Metto ai voti la convalidazione di questa elezione.
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Egli sopra 1206 elettori inscritti, e 660 votanti, ha ottenuto 632 voti.
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risultati della elezione, i quali sono significantissimi perchè vi ha una grande disparità di cento e più voti tra i due candidati che furono in
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Accademia della crusca
