IL VENTRE DI NAPOLI (VENTI ANNI FA - ADESSO - L'ANIMA DI NAPOLI)
ancora quei suoli da cinque anni, dato che per costruire, là, dove vi è il mare, sotto, ci vuole un prezzo doppio e triplo di costruzione, nessuno volle
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bizzarramente, pur riapparendo sotto novelle forme: non i fatti che sono regolati dalle misteriose correnti del destino. In questa profonda e palpitante
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di Mezzocannone è popolata tutta di tintori: in fondo a ogni bottega bruna, arde un fuoco vivo sotto una grossa caldaia nera, dove gli uomini seminudi
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fattogli dalle allegre comari di Windsor, che lo hanno sepolto in un canestrone, sotto una montagna di biancheria sporca e lo hanno calato nel Tamigi
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comunicano i loro numeri, fanno combriccola sui pianerottoli, se li dicono dalle finestre, se li telegrafano a segni. La venditrice di frutta, che sta sotto il
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improvvisate e diventate, ahimè, definitive; scalette di pietra, a scalini mal connessi e tremanti sotto il piede; scalette tagliate nella terra, sì
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far fuoco, spingendosi avanti, le donne sotto i piedi dei cavalli dei soldati, così, ebbre di morte! Se più tragica, se infinitamente più tragica non
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lunga tasca, sotto la gonnella, un registro: viene il giuocatore o la giocatrice, deposita due soldi e dice i numeri: in cambio ha un pezzetto di carta
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dormono sotto il porticato di san Francesco di Paola, col capo appoggiato alle basi delle colonne: degli uomini che dormono sui banchi dei giardinetti
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bimbo; ma veniva a portarglielo da molto lontano, per farlo succhiare, sudando, sotto il sole, con quel bimbo pesante in collo. L'intervista accadeva
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sotto il cuscino, un sacchettino di reliquie, di preghiere stampate: questo sacchettino si attacca alle fasce del bimbo, appena nato. Credete che al
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grotte frana sulle teste, sui corpi di questi miseri luciani che dormono, e li uccide. Intanto dirimpetto, sotto il forte Ovo, il Borgo Marinai