IL VENTRE DI NAPOLI (VENTI ANNI FA - ADESSO - L'ANIMA DI NAPOLI)
ossa dei forestieri: otteniamo che le carrozzelle sieno meno sgangherate, i cocchieri meno laceri e meno sporchi e, sovra tutto, meno avidi e
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appartamentini, a meno di trentaquattro lire al mese. Nessuno operaio vi andò. Vi andarono degli impiegati con le famiglie, qualche pensionato, gli sposetti poveri
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dalla morte. Questo lato è il meno orribile, quando lo si percorre, passo passo, dalle spalle di via Guglielmo Sanfelice, dalle spalle dello
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! Non ve ne sono! Ogni tanto, noi ci riuniamo, diamo un ballo splendido, con una lotteria di oggetti d'arte, tutta la grande società napoletana e la meno
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latrine, quando ci sono, resiste a qualunque disinfezione. Voi non potrete lasciare in piedi le case, nelle cui piccole stanze sono agglomerate mai meno di
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moneta, essendo non solo utile, ma necessaria è meglio rinunziare tacitamente a questo vano soffio dell'onore: tanti, e sono, forse, i meno numerosi
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innanzi, constantemente il fantasma dei meno felici, dei più oscuri, e inducendola a guardare e a temere questo fantasma, come cosa viva, dei ricchi
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, perchè è una tradizione, perchè è un obbligo, perchè non se ne può fare a meno: l'ambo famoso, sei e ventidue; il terno famoso, cinque, ventotto, e
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, poverissima, non aveva che dei tozzi di pane secco, duro. Allora quella meno povera regalava alla sua vicina l'acqua dove erano stati cotti i maccheroni
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comperare quei terreni, nessuno pensò di erigervi un palazzo o una palazzina e la società molto meno osò di costruirvi niente. Certo, la società vi
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un'aria mefitica di cucine più o meno malsane, e nel piccolo porto cadono tutti i detriti di queste taverne e ciò contrista, affligge, avvilisce i due
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mendicanti dei due sessi e di tutte le età, ma di una mendicità sfrontata e ributtante, e stazionano anche, meno di mattina, molto più nel pomeriggio