IL VENTRE DI NAPOLI (VENTI ANNI FA - ADESSO - L'ANIMA DI NAPOLI)
protezione appariva magicamente colorito: e a un tratto, io, come gli altri, eravamo colpiti dalla grazia, e innanzi a lei ci sentivamo stupiti e
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sono buoni tutti questi impiegati alti e bassi, a che questo immenso ingranaggio burocratico che ci costa tanto? E, se voi non siete la intelligenza
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scarpe, nè un boccale di claret , nè un'oca farcita, nè un vasto letto per rotolarvi la sua colossale persona, egli dichiara apertamente che ci rinunzia
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è più modesta: i suoi milioni sono in minor numero: ma esso ci gioca, oramai, come un buon piccolo milionario che fuma delle sigarette da tre
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scarsamente a completare le due ali del paravento, a destra e a sinistra, e non si potrà nulla fare per tutto ciò che è dietro? Nulla ci sta più a cuore del
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! Non ve ne sono! Ogni tanto, noi ci riuniamo, diamo un ballo splendido, con una lotteria di oggetti d'arte, tutta la grande società napoletana e la meno
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suo insieme colpisce specialmente se, traversandolo rapidamente, guardandolo senza troppo analizzarlo, non ci si accorge delle svariate bruttezze degli
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terra, che vada tutto sulla mollica, perchè il compratore ci tiene. Appena ha tre soldi al giorno per pranzare, il buon popolo napoletano, che è
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male, perchè ci stanno sempre in mezzo, gli impiegati dei banchi-lotto, i postieri , non possono resistere alla tentazione. Onde, alle quattro del
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giustizia, in ogni nostra parola, se vogliamo che la folla ci creda giusti e probi; e non colpiamo della gente che è al sommo della fortuna sociale, con la
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, incerto, irrisorio: sono sventurati che spesso, vengono dal crimine o ci vanno, ma non per colpa loro, per colpa di tutta un'altra società, cieca
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un'altra donna ricomincia il suo giro e la gente ci capita di nuovo, come attratta, invincibilmente. Che delizia per chi giuoca e per chi prende i
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cucinetta, col rubinetto di acqua del Serino, col cesso; diamo loro delle case ove entri l'aria, entri il sole, ove ci si possa lavorare ampiamente, bere in
Accademia della crusca
