IL VENTRE DI NAPOLI (VENTI ANNI FA - ADESSO - L'ANIMA DI NAPOLI)
, l'indifferenza di coloro che dovrebbero amarla, l'abbandono di coloro che dovrebbero sollevarla. Felice per l'esistenza all'aria aperta, eredità
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di caldo, trascinano uno strapuntino fuori della porta, mettono una sedia, o addirittura si gittano sul lastrico, dormendo all'aria aperta. Non
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Un cattivo odore di stantio, di cose antiche e consunte, tenute troppo tempo chiuse e tirate fuori, si è diffuso nell'aria che respiriamo, da qualche
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sasso raccolto nelle vie suburbane e che fende l'aria, fischiando, il pezzo di legno greggio che non è neppure un bastone ma che difende ed offende, il
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, piene di luce, piene di aria, tutte queste cose che hanno l'aspetto nitido o quasi, danno agli occhi curiosi una prima visione gradevole. Entrando
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accorge che, al Municipio, piano piano, con aria di nulla, i milioni presenti e futuri, ballano una ridda che, ogni giorno, diventa più vivace. Chi mai
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; tutte le strade dei quartieri popolari, hanno una di queste osterie che installano all'aria aperta le loro caldaie, dove i maccheroni bollono sempre
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peperoni; nonchè dei loro signori figliuoli, in numero indefinito, nudi e bruni come il bronzo. In quella strada, all'aria aperta, tutto si fa: il bucato e
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le panelle, pagnottine di pane benedette di San Nicola di Bari, che buttate in aria, nel temporale, scampano dalle folgori. Vi sono centinaia di
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troppo l'aria di una speculazione, anche se tenda a trasformare sempre più in un enorme Palace , tutta la Napoli che sale, laggiù, dal mare sino alle