IL RACCONTAFIABE - Seguito al "C'era una volta …"
. Verrò a riprenderla domani. Il sarto, vedendosi in mano quello scudo, che arrivava a proposito, non ebbe animo di rispondergli: - A cucire non ci
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volta per fargli rispondere così. E tutti ridevano: - Bravo, Mastro Acconcia-e-guasta! - Pesciaiolo, quello storione quanto costa? - Non è per la
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dell'abbondanza? Rimandò il garzone: - Avanti di sposare, Sua Maestà vuole accertarsi che il vostro corno è davvero quello dell'abbondanza. Il mugnaio rispose
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il barbiere, quello dalla coda, che veniva avanti facendo inchini, con la chitarra a tracolla e la radichetta fiorita in mano. E prima che il Re
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parti. - A te questo! A te quello! A te questa moneta, perché ci hai preparato un buon desinare! Ma non era la moneta che la Reginotta cercava. Infatti
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C'era una volta un Gessaio che aveva parecchi asini magri e sbilenchi, sui quali caricava i sacchi del gesso da portare a questo e a quello; uno poi
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paura, e preferiva ogni altro guaio a quello di restar sordo per tutta la vita. Un giorno si presentò al palazzo reale un contadino: - Voglio parlare al
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, fa' quello! ... Zoppina, vien qua! Zoppina, va' là. Non le dava requie un momento; ed ella intanto se ne stava in panciolle per non sciuparsi le belle
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quello bruciato sarebbe parso una bicocca. E pei viali del giardino il Re e Trottolina, diventata persona viva, di carne e d'ossa, che presi per mano
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Grillino nessuna notizia. Chi l'aveva sentito trillare in un posto, chi in un altro; ma nessuno l'aveva veduto. Il trillo però era quello di lui; si
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C'era una volta un Re che aveva due figli, uno buono e l'altro cattivo. Quello buono era il Reuccio, e alla morte del padre doveva essere Re. La cosa
Accademia della crusca
