IL RACCONTAFIABE - Seguito al "C'era una volta …"
. - Figlia di tua madre, via di qua! Non ti voglio più tra' piedi. Via di qua! E, a pugni e a pedate, la cacciò fuori di casa. Il marito era andato a
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: - Trottolina, piatta piatta, Gira gira e fa la matta! Trottolone fatto a pera, Gira gira fino a sera! - Ecco qua. Due soldi, tre soldi. E i ragazzi andavano via
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ogni calcio lasciava il segno! Corri di qua, corri di là, non c'era verso di sfuggirli. Ministri, cortigiani, guardie tentavano invano di afferrarli
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afferrare il barbiere; ma questi sparava calci di qua e di là, proprio come un cavallo. Le povere guardie ruzzolavano per terra, urlando: - Ahi! Ahi! E un
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te. Il marito era manesco, e la donna, appena egli andò via, si mise a cercare attentamente, per non essere picchiata. Cerca qua, cerca là, non ci fu
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chiasso. E si misero a ruzzare sul letto, con salti e capriole. Più tardi, aprirono la porta e si trovarono nella via. - Tu per dove vai? - Per qua. - Io
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bocca aperta vedendo una stanza tutta tempestata di oro e diamanti, con mobili di marmo, di argento, di legni preziosi. Per terra però qua e là ossa
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, e tutte le verghe caddero di qua e di là per terra. Il Gessaio montò a cavalcioni su la sua bestia: - Avanti, focoso! E l'asino via di corsa, con le
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, finivano a legnate e peggio. Il regno pareva in tumulto. Le guardie accorrevano di qua e di là; ma, essendo più sorde di tutti, ora davano ragione a chi
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, fa' quello! ... Zoppina, vien qua! Zoppina, va' là. Non le dava requie un momento; ed ella intanto se ne stava in panciolle per non sciuparsi le belle
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trovavano la porta. Gira di qua, gira di là per quella sfilata di grotte, non un buco nei muri per cui potesse passare un topolino. In alto, è vero, c'erano
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figliuola: - Da' qua. Eccoti Bambolina. - Non le manca neppure un capello? - Neppure un capello. Egli tacque della ciocca tagliatele poco prima, temendo
Accademia della crusca
