IL RACCONTAFIABE - Seguito al "C'era una volta …"
, ci s'arrabbiava, e li mandava via a calci, facendoli ruzzolare per le scale del palazzo reale. Nei primi giorni, coi nuovi Ministri le cose andavano
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sossopra tutto il palazzo reale; capricciosa e bizzosa poi quanto può essere una bambina che i genitori non sgridavano mai. Più grosse le faceva e più
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mettere alla Trottolina un picciuolo di ferro ben limato e lisciato, e il giorno appresso la portò al palazzo reale: si attendeva un grosso regalo
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sera? - Mi farete tagliare la testa. Il Re gli consegnò la lettera, e il Gessaio partì. Davanti il palazzo reale e per la via un gran folla si
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servito. Arrestatelo, e conducetelo a palazzo. Le guardie lo afferrarono, lo legarono ben bene e lo condussero a palazzo. Il Re ordinò che tagliassero una
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seccati. Lo scudiero condusse per mano il Reuccio cieco a palazzo, e raccontò quello ch'era accaduto. Il Re e la Regina montarono in furore contro il sarto
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Mammadraga le voltò le spalle e la lasciò sola. Di fuori, il palazzo della Mammadraga era bellissimo; dentro però una spelonca, con le pareti e le vòlte
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del palazzo reale, proprio dov'erano le stanze del Re e subito: - Trih! Trih! Trih! Non la finiva più! Il Re aveva fatto il capo come un cestone con
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abitare nel palazzo reale. - A un patto, Maestà. In cucina, con me, dovrà starci soltanto mio padre. - Soltanto tuo padre. Giunta l'ora del desinare
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sgolava inutilmente: - Oh, il bel gattino! Chi vuole questo gattino, chi vuole! Si trovava in quel momento sotto le finestre del palazzo reale: - Figurinaio
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virtù. Ma prima di provare, voglio anche l'altro. E appena intese dal balcone del palazzo reale il suono della conchiglia Púuh! Púuh! e la voce del
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ucciso. Coprì con erbacce e rami di albero il corpo insanguinato, e tornò addietro. A palazzo, il Re domandò: - E tuo fratello? - Maestà, che disgrazia
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Acconcia-e-guasta: - Conducete Succhiellino a palazzo. - Badate, Maestà: di giorno sarà proprio un succhiello, la notte no. Per ora, la sua sorte è questa
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tentare. Ogni mattina andava davanti al palazzo reale: se il Reuccio fosse uscito fuori solo a fare chiasso con gli altri bambini, egli con belle paroline
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s'era mai saputo spiegare perché pensasse così spesso a lei avendola vista una sola volta. Si mise il Fiore all'occhiello, e quando tornò a palazzo
Accademia della crusca
