IL RACCONTAFIABE - Seguito al "C'era una volta …"
peggio di lui. - Maestà, che avete mai fatto? - gli disse un Ministro: - Ora che il barbiere ha la coda, nessuno ce la può con lui. Il Re pensò: - Se
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del suo regno procedessero proprio a meraviglia. Nessuno gli chiedeva mai un'udienza; nessuno veniva mai a fargli un reclamo. Sfido io! Ognuno aveva
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campavano la vita. Avvenne una gran siccità: nei campi non nacque un filo di erba; e non ci fu più da lavorare per nessuno dei due. Avevano un
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buoni affari; gli rimaneva soltanto un gattino. Non lo aveva voluto nessuno, quantunque niente diverso dagli altri venduti. Il povero figurinaio si
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la vostra Bambolina? - Cadde in mare e se la mangiarono i pesci. Il marito rispondeva così; e la moglie stava zitta e piangeva. Come mai nessuno aveva
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sul tetto d'una casa, in cima a un albero, dove nessuno poteva raggiungerlo. E di lassù canzonava i compagni: - Trih! Trih! Trih! Era il suo verso. Suo
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avete? - Gli anni miei non si contano. Non può contarli nessuno. La guardavano sbalorditi. - E camperete molt'altri anni ancora? - Finché ci sarà mondo
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flebile, dolce dolce, che diceva: - Ci penserò io! Ci penserò io! Ebbe paura e accese il lume. Nella camera non c'era nessuno: né quella era la voce
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erano disperati: si vedevano morire lentamente il Reuccio sotto gli occhi, senza potergli dare nessuno aiuto. Uno dei medici domandò: - Ha avuto qualche
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; nessuno può rammendarlo meglio di voi. La ragazza, senza scomporsi, andò di là, prese l'ago datole dalla signora e, inginocchiatasi, cominciò umilmente il
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, gridando a ogni quattro passi: - C'è Mastro Acconcia-e-guasta! Chi ha roba da guastare e da acconciare! Nessuno lo chiamava. - E ora come farete
Accademia della crusca
