IL RACCONTAFIABE - Seguito al "C'era una volta …"
! Aveva una figliuola bella quanto il sole, ma senza braccia, ed era la sua disperazione. Le vicine lo aiutavano: oggi una, domani un'altra, si
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domani non gli porti la Trottolina parlante, guai a te! Il tornitore andò via più morto che vivo. - Ah! Poverino a me! Come fare una Trottolina che parli
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! Non la finiva più. - Ah, marito mio! Ho frugato in tutti i posti e in tutti i buchi e non mi è riuscito di trovarlo. - Cercherai meglio domani. Intanto
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dispetto di lei. Ella però non si dava per vinta. - Guarderà domani. Se mi guarda, è fatta: sarò Reginotta. E sfogava la sua rabbia contro la sorella
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per vedere la sua figliuola: - Torna più tardi, tua figlia dorme. Tornò più tardi: - Torna domani, tua figlia è a pranzo. Venne il giorno seguente
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. - Allora ti prendo per moglie. Sono Re anch'io; Re dei ladri! Ci sposeremo domani. Giusto la notte che viene andiamo a rubare in casa del Re. Ruberemo
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, se rivedremo il sole domani! - Eh, chi lo sa, moglie mia! Videro accostarsi una vecchina: - Fate la carità! - Siete più vecchia di noi; quant'anni
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fuori il Reuccio. - Ho tentato di cavargli l'anello; non mi è riuscito. Ritenterò domani. - Fatemi vedere tutta la casa, intanto che vostro padre non c'è
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scritta tutta di suo pugno. - Per l'oro, vieni domani. - Come piace a Vostra Maestà. E la gente: - Bravo, Gessaio! Evviva l'asino dai guidaleschi! Ora
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. Mangia oggi, mangia domani, colla non ce ne fu più. - E ora come farete, Mastro Acconcia-e-guasta? Mastro Acconcia-e-guasta alzava le spalle e tirava
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. - Dormi con me questa notte; domani all'alba andrai via. La buona vecchietta la fece entrare in casa, le diè da mangiare e da bere, e la mise a letto. La
Accademia della crusca
