IL PAESE DI CUCCAGNA
tempo, con quell'impetuoso vento caldo sciroccale, che faceva roteare la calda pioggia, poca gente era nelle vie e nessuno veniva a comperare due chili di
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Il giorno quattro di gennaio 1884, prestissimo, nella mattinata, la portinaia del palazzo Rossi, già Cavalcanti, appoggiò una scaletta di legno a
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sapore di lacrime nella loro passione: quello che era stato un idillio, fra la innocente e pia fanciulla di vent'anni e l'uomo di quaranta, acquistava
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, solo, con un servo e una donna di governo, ma portandosi dietro tutta la folla della sua clientela vecchia e nuova, mettendo per quelle scale ampie
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Prostrata sul bruno e vecchio inginocchiatoio di legno scolpito, coi gomiti appoggiati sul cuscino di velluto, con la testa lievemente chinata e il
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in pioggia; i temporali coprivano di nuvole nere il golfo; lampeggiava dietro la collina di Posillipo, lampeggiava dietro la collina di Capodimonte e
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merletto tutte annodate da nastro color di rosa, e vezzeggiando con le parole, con lo sguardo, col sorriso, la neonata rosea che dormiva placidamente
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Dopo mezzogiorno il sole penetrò nella piazzetta dei Banchi Nuovi, allargandosi dalla litografia Cardone alla farmacia Cappa e di là si venne
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Il dottor Antonio Amati era profondamente innamorato di Bianca Maria Cavalcanti. Quel rude cuore che era diventato ferreo nella lotta con la scienza
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paterni: e portando ognuno la chiave di casa in tasca, avevano chiuso la porta senza far rumore. Entrando nel suo appartamento e poi nella sua stanza
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viole semplici e doppie, bianche, gialle, rosse, amore delle ragazze borghesi che le coltivano sui balconi settentrionali e umidi di via Foria: e la
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suo sogno. La lettera era onesta e buona: diceva che per affetto di medico e di amico le consigliava, ancora una volta, di levarsi da quella casa
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tegame e buttato sulla pasta bollita, un momento prima di mangiare: le due donne, ogni tanto immergevano la forchetta nei maccheroni lucidi di olio e ne
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da una di quelle curiose scale esterne meridionali, dormiva l'oste, con sua moglie, nella stanza sopra la cucina: e l'altra stanza, nuda, che serviva
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fatti per la taciturnità e per l'immobilità, già quasi vinti da quell'ultimo lungo riposo. Poi, il medico aveva chiesto del medico curante: e quando gli
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Don Gennaro Parascandolo, lo strozzino, veniva da qualche tempo, molto spesso nel portone di via Nardones e saliva per la scala grande, al secondo
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, che dà su Toledo, vedendo passarsi vagamente innanzi la gran folla solita di quella strada, aumentata dalla prima giornata di primavera, che metteva
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Con fragor triste scrosciava la pioggia di estate sul selciato, mentre due larghi rigagnoli giallastri discendevano ai lati della via Nardones e
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Fumando una sigaretta Tocos, il cui fumo odoroso aveva riempito la piccola stanza, don Gennaro Parascandolo si assorbiva profondamente nello studio
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rassegnata agonia. Nelle fabbriche di guanti la domanda era cresciuta a dismisura, specialmente per i guanti bianchi, e per quelli color tortorella: se ne
Accademia della crusca
