IL PAESE DI CUCCAGNA
piccoli fili bianchi. - Beh! avete perduta la lingua? Di che si tratta? - chiese, ridendo, donna Concetta. - Ecco, donna Concettina, ora ve lo dico io
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voluto mandar via di casa, quell'assistito. Vi è antipatico, è vero? - No, no - disse ella, - io sono sciocca. Temeva che Amati avesse disturbato il
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, - mormorò lei. - Un vero disastro, ti assicuro, cara mia, che farebbe passar la voglia di far più il bottegaio. Tu lavori, tu fai economia, io lavoro e… si
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, cupamente, quasi parlasse a sé stesso. - Anche io vorrei morire come lei… - mormorò la fanciulla. - Morirai maledetta, maledetta da me, intendi? - gridò
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camiciuola bianca, coi neri capelli disciolti per le spalle, con gli occhi sbarrati e le convulse mani puntate sulle coltri. - Sono io, Bianca, sono io
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andrai subito, e lo porterai qui, subito, Amati, io lo voglio, vicino a me, sempre con me, va subito! - No, no, no, - urlò lui, a sua posta, senza capire
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, compare mio, per godermi un po'la vita, in compagnia di amici e di amiche, io non sono un egoista: e cinquantamila lire mi servirebbero per aprire
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se Vostra Eccellenza vuole, io vado ad accendere… - Obbedite al marchese - mormorò ella, freddamente, allontanandosi verso il salone. Mentre si
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, ricordatevelo. Pensate a pagare, io non posso fare più nulla per voi. Ancora aveva pregato, singhiozzando, che non lo gittassero alla prigione, infine non si
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la voce, per la collera. - Come voi, del resto, - rispose ambiguamente don Gennaro. - Io non ho affari, - replicò Formosa, sempre più incerto e
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ti posso fare, io? Raffaele, intanto, continuava a posare la mano sul fianco, tenendo il cappelletto sospeso a due dita: ogni tanto, distrattamente e
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' infastidito. - Vorrei… vorrei tre soldi di carne, la mangeremo col pane, Nannina e io, - disse ella con una graziosa smorfia di golosità. - Non cuciniamo
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? Ma della rivelazione che ti doveva fare lo spirito? Non vuoi dirla, forse? Perché? A me, devi dirla. Io aspetto da te, questa rivelazione! - Mio caro
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stanno nella mia taverna, niente succede. - Sì, ma dopo? - Ah, dopo, dopo, io non ci entro. Quando si sono allontanati dieci passi, io non ci entro
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repressa. - Io mi secco di far la figura del ragazzo, che lo vengono a prendere, alla scuola. Mi secco! - Abbi pazienza, non ho potuto resistere, - mormorò
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signora? - Meglio, - disse a bassa voce la vecchia domestica, - perché Vostra Eccellenza non è più venuta a vederla? - Io ho molto da fare, - borbottò il
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assicuro che non vi fa nulla. Spumoni, gelati, granite, gramolate, tutt'acqua, signora mia. - Vi sarebbe un lattemiele e fragola? - L'ho io… - Mamma
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vanno? - Chi lo sa! Ma io dico che la marchesina non lo vede, quel giorno. Sta così male: si consuma ogni giorno, come un cero; non dice nulla, nulla, ma
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di questa femmina, sia lana, sia tela, sia mussolina. Io farò la fattura contro lei: sopra un limone fresco inchioderemo con un grosso chiodo e con
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qualche nota profondamente grave di cuor desolato, spiccava qualche nota acutissima di fibre tormentate… Io credo, ridava la popolazione, con uno
Accademia della crusca
