IL MAESTRO DI SETTICLAVIO
Oggi è stata una magnifica festa, di quelle che lasciano il cuore più sereno e più alto. Si cominciò ier sera con i fuochi sulle mon- tagne. Tu
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che non davo retta alla legge, i barcaiuoli se ne tornarono indietro, e mi lasciarono solo. Nell'acqua profonda sen- tivo di quando in quando una
IL MAESTRO DI SETTICLAVIO
una lunga e sinuosa striscia di fiume. È un'afa, che non si può respirare. Me ne sto qui da un pezzo a guardare le montagne ed il cielo. Le curve ripide
IL MAESTRO DI SETTICLAVIO
Nene!". L'uno stava alla coda del pianoforte, in piedi, con la testa bassa; l'altro seduto alla tastiera. Al di là dell'uscio chiuso si sentiva una
IL MAESTRO DI SETTICLAVIO
Ho trovato, nipote mio, quel che ti devo lasciare. È una cosa che mi salvò quasi la vita. Prima che tu nascessi, i medici di Brescia e di Milano mi
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della figlia d'una sorella del maestro Chisiola, il quale, non avendo nessun altro parente sulla terra, concentrava nella dol- ce nipote, rimasta orfana
IL MAESTRO DI SETTICLAVIO
setticlavio, abboccò subito; e scrisse al giornale una lettera, stampata immediatamente, con cui accettava la proposta, si riserbava di indicare due
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spontaneamente dagli avventori. Improvvisava talvolta per l'uno o per l'altro un sonetto od un epigramma, accon- ciava una lettera, rivedeva un
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la serva, una ottima donna, che le voleva un ben di vita e ch'era stata domestica di sua madre. Da quattro anni divideva la sua giornata fra lo studio
IL MAESTRO DI SETTICLAVIO
una canzone fresca fresca, scritta apposta da qualche giovine compositore veneziano. Era più di un mese che lo Zen esercitava gli allievi; ma la
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colore. Il colore nel doppio suo senso morale e materiale è un gran tormento dell'artista d'oggi. Color loca- le sentire e ritrarre una Venezia, che
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vedersi tracciata innanzi un'unica via le metteva in petto una sicurezza, un riposo, ch'ella scambiava quasi con la felicità. L'amante per lei era
IL MAESTRO DI SETTICLAVIO
qui a passare i mesi delle vacanze, ora ti facevano ridere ed ora ti mettevano paura. La dama, ti ricordi? con il guardinfante verdone e con una pira
IL MAESTRO DI SETTICLAVIO
Se il soprano avesse dovuto cantare nella messa del Furlanetto, scritta solo per tenori e bassi, non avrebbe potuto far uscire una nota dal