IL MAESTRO DI SETTICLAVIO
Nene!". L'uno stava alla coda del pianoforte, in piedi, con la testa bassa; l'altro seduto alla tastiera. Al di là dell'uscio chiuso si sentiva una
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, che una mattina, essendo entrato all'improvviso nella nuda camera del Santo, vide in un angolo una camicia, che stava in piedi da sé sola e ch'era
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di più, dicevo qualche parola vo- lentieri, cavavo qualche accordo flebile con meno stento dalla mia amata chitarra, la quale mi stava accanto sul
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, intorno alle frequenti tavole lunghe e strette, stava un mondo di gente a cenare. L'illuminazione consisteva nei soliti fanaletti e lampioncini penzolanti
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di bicchierini con indiavolato baccano. Nel bu- gigattolo, che portava il sonoro nome di Caffè della Gloria e che stava tra una bottega di
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tavola, stava un gruppo d'Inglesi. Una delle signore, vestita di seta cruda con gran- di nastri rossi sull'abito e sul cappello, parlava allegra, faceva
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: non c'era nessuno. Vide il portone della riva socchiuso. Nene stava al di fuori, sui gradini, guardando l'ac- qua verde, che le scorreva ai piedi
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picchiando tre volte col bastoncino in terra: "Qui stava il Santo, immobile, maestoso. Guardava in alto. Qual- che volta faceva un gesto con la mano, e
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- frettava e se alcune parti dovevano entrare. Gli stava accanto, a si- nistra, lo Zen, primo basso, che faceva rimbombare anche nei pie- ni le sue
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incontro anch'io al nuovo Cu- rato, che faceva il suo ingresso trionfale. Appena mi ha visto è sceso dalla carrozzetta, dove stava con il Sindaco. Ha
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: "La metterà la cotta quest'oggi, o non la metterà?". Frattanto nell'altra cantoria, quella dell'orchestra, la quale stava sopra la cappella di San
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, come ad uno de' miei più vecchi discepoli". Lo Zen s'era posto a sedere, accasciato, presso ad un tavolino, su cui stava una caraffa d'acqua, e ne