IL MAESTRO DI SETTICLAVIO
, quando mi mancava tutta l'aria nel petto, e aspiravo in furia, e sbruffavo, e in ogni boccata d'aria c'era qualche goccia di sale. Ma l'istante in cui si
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Nene!". L'uno stava alla coda del pianoforte, in piedi, con la testa bassa; l'altro seduto alla tastiera. Al di là dell'uscio chiuso si sentiva una
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Era un caldo d'inferno: l'estate si sfogava. Mancavano due giorni alla sagra del Redentore, e già gli operai dell'arsenale stavano connettendo nel
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La mattina seguente Nene si alzò mutata. Gli occhi parevano di- ventati più grandi e più infossati nella faccia smorta; ma il sorriso aveva ripreso
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Oggi è stata una magnifica festa, di quelle che lasciano il cuore più sereno e più alto. Si cominciò ier sera con i fuochi sulle mon- tagne. Tu
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I giornali veneziani si occuparono del concerto. Tutti lodarono la nipote e allieva del maestro Chisiola, insistendo però nell'avvertire che qui la
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tavola, che dor- me col gatto nero sulle ginocchia. Da mezzo secolo si fa la stessa vita placida e dolce e tanto rapida che le settimane volano come
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Quando Nene seppe della richiesta e della ripulsa, si pose a ridere come di cosa bizzarra, che non la riguardasse. Le piaceva la voce del giovinotto
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lentamente nella stanza più lontana dalla camera di Ne- ne, e lo fece sedere. Egli stesso pareva affranto: cadde sopra una poltrona. "Quando si è
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dietro il palazzo, del quale da questa altura si dominano i tetti vicini; più giù, a sinistra, si vede la piazza del paese, e più giù ancora il ponte ed
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con qualche foglia di vite, e dal quale si vede il largo specchio dell'acqua verdognola, che riflette le tristi case della Giudecca, era lo scorso
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La fanciulla, che canterellava in un'altra stanza, mentre i due vec- chi si bisticciavano sul conto della musica verdiana, la Nene, era figliuola
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poi m'aveva pregata di non dir nulla della sua partenza fino alle undici di stamane, te- mendo di essere rincorso da certe gonnelle". "Gonnelle, sì
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, cacciarsi con tanta fatica e con sì misero fine dentro ai pantani! Tornavo a casa, dopo qualche gior- no, affranto, sfinito. La Menica mi dava brodi