IL MAESTRO DI SETTICLAVIO
queste baggianate. In- tendi di pagare sì o no? Sono stato io la bestia di mettermi innanzi col proprietario della sala ove hai tenuto il famoso concerto
IL MAESTRO DI SETTICLAVIO
' miei, e mi chiama: "Carlo!" mi fa ribollire nelle vene un sangue da giovinotto. Per conto tuo non hai bisogno di nulla. Sei solo, agiato e non avi- do
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canto, invitandovi i gazzettieri della città". "Un concerto! Sei dunque infedele al tuo amico pianista, oppure hai imparato a trarti d'impaccio sulla
IL MAESTRO DI SETTICLAVIO
l'hai proprio mangiata oggi l'aringa salata". Il basso Zen era conservatore arrabbiato. Per esempio, non poteva soffrire le opere del Verdi: ne diceva
IL MAESTRO DI SETTICLAVIO
vecchiaia. Tu mi hai sentito suonare. Sono un buon chitarrista, non è vero? Ho le mie ambizioncelle anch'io, caro nipote. Quando andavo sotto il balcone
IL MAESTRO DI SETTICLAVIO
comune, non quello del setticlavio. "Capperi!" esclamò il Chisiola. "Una bella fortuna, sai, e la me- riti. Come hai risposto?". "Me lo domanda, maestro
IL MAESTRO DI SETTICLAVIO
la sventura d'un padre e di sei fi- gliuoli. A proposito, ieri pensavo a te". "Grazie di cuore. Vuoi dire che pensavi all'affar d'oro, che hai fatto
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alta statura, figurante Capaneo che si av- venta alle mura di Tebe, gridò indispettito: Scavalca il muro, non hai bisogno di scale Sul ballatoio, verso
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, scappando; ella cadde sull'erba. "Hai paura?" le domandò il tenore. "No" rispose Nene, e gli stese le braccia, perché la rialzasse. Il vento, che fischiava