IL MAESTRO DI SETTICLAVIO
giudizio, pronunciato da cinque mae- stri, due eletti dallo Zen, due dalla direzione del giornale e il quinto dai primi quattro insieme. Lo Zen, fuori
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La fanciulla, che canterellava in un'altra stanza, mentre i due vec- chi si bisticciavano sul conto della musica verdiana, la Nene, era figliuola
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aggiunge, pur trop- po!" e il vecchio si nascondeva la faccia con le due mani. "Dio voglia che guarisca presto; altrimenti non troverà più il suo nonno
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Era un caldo d'inferno: l'estate si sfogava. Mancavano due giorni alla sagra del Redentore, e già gli operai dell'arsenale stavano connettendo nel
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paffute, la- sciando vedere le delicate orecchie, da cui pendevano due perle piccine. Quando il tenore cantava con gli occhi alzati alla cupola d'oro
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Venezia. I suoi raggi orizzontali non toccavano più la superficie della marina, che era diventata scura e azzurrastra; ma andavano a ferire dritti due
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correva sulle labbra e si trasmutava tosto in due la- grime lente. Da quindici giorni, all'aprirsi della primavera, man- giavo, non ostante, un pochino
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ribrez- zo. Udiva suonare le due, le tre, le quattro; aspettava il crepuscolo quasi senza pensare, dominata dall'unico sentimento d'una speran- za
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intorno alla fronte senza rughe, con le guance nude rosee, e due occhietti in cui si leggeva la bontà serena. Allievo del Furla- netto, cantava da tenore
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voluto per forza che mi appoggiassi al suo braccio, e così a piedi siamo an- dati insieme fino al piazzale della chiesa, in mezzo a due fitte ale di popolo
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muricciuolo rosso, le finestre delle casupole, dalle quali, tenute in fuori con due lunghi bastoni, pendevano sulla fune la camicia cenciosa e la gon
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Chiese. In mezzo a quelle due chine brulle d'un colore cupo rossastro si vede quasi orizzontale il dorso celestino di un monte lontanissimo. Le nubi
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l'impresario spagnuolo, il quale fra due brevi fermate a Venezia aveva girato mezza Europa per comporre tre o quattro compagnie di canto e di ballo da
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fantasma, magro stecchito, con gli occhi infossati e un sorriso sulle labbra da far ghiacciare il sangue. In mano ha due cilicii spaventosi, l'uno a