IL MAESTRO DI SETTICLAVIO
' di ferro per l'anima. Uscendo dall'acqua si diventa Greci. Dopo essere saliti le lunghe scale di legno, dove sui gradini viscidi s'arrischia di
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Antonio, che sono vivi, mi scrutano dentro nelle vi- scere, mi strappano fuori un non so che dall'anima. È uno scavo nella coscienza. Forse il mio Demonio
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stato dell'anima tetro, prodotto da un caso triste, fa che il poeta immagini una storia nuova, sostanziosa, effettiva, che è triste. Ma codesta storia
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quel punto alla mia anima. Mezz'ora dopo entrò il curato e, sottovoce, mi chiese s'io voleva confessarmi. Gli occhi della Menica m'imploravano. La camera
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nelle logge non rimaneva un'anima, e le navi e le cappelle erano quasi deserte. Solo ai fianchi dell'enorme catafalco, biascicavano e sba- digliavano per
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de' suoi giorni, sentiva l'anima schiva da ogni agitazione mondana, così sperava dovesse essere nel cuore della giovane, la quale non conosceva ancora
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estende e incancreni- sce via via l'anima intera. Ci credevamo giusti, ci troviamo ini- qui'". E il Santo veniva agli esempli: la moglie, che dal