IL MAESTRO DI SETTICLAVIO
alla canto- ria dei cori, quella dalla parte della sagrestia; poi se ne andava dritta dritta, a passi corti e frequenti, nella cappella a sinistra
IL MAESTRO DI SETTICLAVIO
andava di nuovo con l'animo pieno di afflizione. Non aveva più né pianoforte, né scuo- la, né casa, né un soldo in tasca; gli allievi lo scansavano
IL MAESTRO DI SETTICLAVIO
per consuetudine, ne' siti dove egli andava, di parlare contro i vizii che più dominavano in paese. A Desenzano tuonò contro l'ubbriachez- za. Il dì
IL MAESTRO DI SETTICLAVIO
andava trasformando: diventava inquieta e, non di rado, impaziente: sembrava cresciuta di statura. Era giunta fino ai diciott'anni senza avere mai
IL MAESTRO DI SETTICLAVIO
, non andava nel brolo a respirare una boccata d'aria, non faceva altro che starmi intorno sollecita, sempre attenta ad un'allegria fi- duciosa e serena
IL MAESTRO DI SETTICLAVIO
professori, che andava- no al loro posto, portando il proprio strumento. Indi, acconciatisi a sedere, diedero dentro nelle accordature, da prima sommessa
IL MAESTRO DI SETTICLAVIO
batteva le mani; si metteva a sedere sulle ginocchia della gente, e la mamma andava allora a pigliarlo, dicendogli qualche parola con una severità tutta
IL MAESTRO DI SETTICLAVIO
com- positore che, pallido e raggiante, dovette rizzarsi in punta di piedi sui dorso della poppa. Nene e Mirate, nella melodia patetica, la quale andava
IL MAESTRO DI SETTICLAVIO
. La vecchia andava a piccoli sbalzi, picchiando sempre con il suo bastoncino, e voltandosi indietro a guardarmi. Ad una svolta si fermò e si mise a
IL MAESTRO DI SETTICLAVIO
Accademie, cava- liere. Figlio di un biadaiuolo di Murano, in bottega andava frugan- do nella carta da far cartocci; gli piacevano più le righe corte che