IL GIORNALINO DI GIANBURRASCA
Con oggi incomincia la nuova prova... e questa volta voglio proprio vedere se mi riesce d'acchiappare questa famosa bicicletta che da tanto tempo mi
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preme la bicicletta e non voglio comprometterla per simili sciocchezze.
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sua risoluzione, ma io sentivo che il babbo ripeteva sempre questo ritornello: - Non lo voglio più vedere! Non lo voglio più vedere! - Bisogna che
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in prestito dalle signore un orologio e poi pestarlo in un mortaio e farlo sparire... Oggi voglio esercitarmi ben bene in camera mia e poi quando son
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. Questo meriterebbe di entrare nella Società segreta perché mi pare fedele e sicuro... Ma prima voglio accertarmi meglio, perché mi dispiacerebbe
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. Proprio così. Si sono riaperte le scuole, e io ho messo giudizio e voglio proprio studiare sul serio e farmi onore come dice la mamma. Con tutto questo
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... Povera mamma! In quel momento ho capito quanto bene mi vuole, e ora che sono così lontano da lei capisco quanto bene le voglio io... Basta: il fatto è
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È appena giorno. Ho preso una grande risoluzione e, prima di metterla in effetto, voglio confidarla qui nelle pagine di questo mio giornalino di
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ragazzo, e io voglio dimostrare a mio cognato quanto gli sono riconoscente per tutto quello che fa per me, perciò ho deciso di fargli un regalo e
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spiritisti... E poi... e poi... ma non voglio scrivere di quel che abbiamo progettato e complottato. Dirò solo che se quel che abbiamo pensato di fare
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, urlando a squarciagola: - Apritemi! Voglio rivedere il mio babbo, io!... La zia Bettina mi ha aperto subito e io mi son buttato addosso al babbo
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... Ci può essere una ragazza più oca di quella?... Al solito, io sono stato gridato... Ma... appena sono guarito, voglio scappare da questa casa, e
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cortile, mentre il muratore che viene da qualche giorno a far dei lavori era uscito... E con questo scalpello voglio incominciare piano piano a fare
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, certi vesciconi alti un dito. Ma ho giurato oggi di descrivere il fatto come è andato, e benché soffra tanto a stare a sedere, voglio confidare qui tutte
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avergli dato le lenti del signor Venanzio. - Voglio assolutamente sapere come sta questa faccenda! - ha detto il Maralli sgranandomi tanto d'occhi in
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di andare a letto voglio registrare qui, nel mio caro giornalino, il fatto d'oggi che è stato quello di essere stato perdonato dal babbo; però c'è
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di confidarti ancora le mie impressioni. * * * Ho fretta d'andare a letto, ma prima voglio raccontar qui come sono andate le cose. Quando son
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servizio al mio cognato dopo che, sia pure senza volerlo, gli ho fatto perdere l'eredità di suo zio sulla quale egli faceva tanto assegnamento. Voglio andar
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che è successo? Non sei stato chiamato? - Sì: e sono stato mandato via. E voialtri? - Anche noi! - Sta bene: ma io voglio andar via sapendo il perché il
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guardato con uno sguardo pieno d'affetto che non scorderò mai e nel quale ho letto la gratitudine e il ricambio di tutto il bene ch'io gli voglio. Poi
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qui in avanti voglio pensarci ben bene prima di fare una burla in modo che non mi succeda più di sentirmi dire, come per questo fatto, che io fo gli
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ammazzarlo! - rispondeva il Maralli. - No, no; ma voglio che sappia almeno quel che mi costa l'averlo tenuto una settimana in casa mia! - Quando mi fu dinanzi
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dichiararci fidanzati in pubblico, voglio avere una posizione sicura... - Oh ti pare? sarebbe una sciocchezza... - Mia sorella aveva appena finito di
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letto c'è il tavolino da scrivere, sul tavolino lo specchio grande. Ecco il babbo... picchia alla porta perché gli apra, ma non gli rispondo. Voglio star
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da una grande curiosità e, senza parere, lo seguii pensando: - Voglio vedere le nuvole anch'io. - E arrivato a una porticina dove avevo visto sparire
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: una cassaforte, - ho risposto - ma una cassaforte piccola... - Quanto vorrebbe spendere? - Ma... non saprei. Voglio una cassaforte che sia forte
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! - E mi ha dato un panino gravido col prosciutto e un involtino di confetti. L'ho sempre detto io: Ada è la migliore di tutte, e io le voglio molto bene
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andata giù, e ho sentito che chiamava l'Ada e la Virginia dicendo: - Ah, ve ne voglio raccontare una carina!... - Meno male. Io l'ho sempre detto
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basta. E come quell'altro fatto della marchesa Sterzi alla quale ho fatto credere che tu mi abbia guarito dalla voce nasale... - Zitto! - No, non voglio
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questo mio caro giornalino, la piena dei sentimenti che mi invade l'animo e mi commuove tutto... Però prima di tutto voglio dare un'occhiata se il mio
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visto nulla nella sua vita, sicché mi sta sempre a sentire a bocca aperta e m'ubbidisce in tutto e per tutto. - Ti voglio far vedere qui sull'aia il
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interessante che voglio raccontarla qui nel mio giornalino. - Campassi mill'anni - mi diceva Gigino - non mi scorderò mai del primo Maggio dell'anno