IL GIORNALINO DI GIANBURRASCA
mi sarò proteso un po' troppo in avanti, perché... giù, pùnfete! sono cascato nell'acqua! Pare incredibile: ma in quel momento non ho potuto fare a
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poco prima di entrare. Infatti fece una giratina in su e in giù e finalmente mi fece cenno, di passare. In quel momento non c'era nessuno, perché il
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a meno di gettare i sassi dietro i cani per la strada, e salar la scuola. Non c'è che dire, quest'altra settimana potrò girare su e giù per il paese
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un tratto e vidi comparire giù dalla porta a sinistra la signora Geltrude impugnando un doppiere con le candele accese, seguìta dal signor Stanislao
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occhi mi trovai qui in letto, e vidi il babbo che girava in su e in giù e si dava i pugni in testa dicendo: - È impossibile! È impossibile! Questo ragazzo
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Caterina... Si piangeva tutti come tante fontane, e anche ora nel ripensarci mi vengon giù, su queste pagine, i goccioloni a quattro a quattro
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camera, si precipitano giù, nelle braccia dei vicini che domandano ansiosamente: - Ma che cosa c'è? che cosa c'è? - Un uomo sotto il mio letto!... l'ho
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tanti saluti da tutti. - Lui allora ha tirato giù dallo scaffale un bel barattolo di vetro bianco e mi ha detto: - Che ti piacciono le pasticche di menta
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Gran bella cosa per un ragazzo avere delle sorelle grandi che piglian marito! Giù la sala da pranzo pare diventata una bottega di pasticcere... Vi
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lumi in quella stanza, e mia sorella è scesa giù e si è messa a sonare e cantare la solita romanza che canta sempre e che comincia: Nessuno ci vede
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, sempre... Ora, giornalino mio, ti rimetto a posto e... E poi lo sai che cosa fo? Ho qui uno scalpello che ho preso oggi nell'ora di ricreazione giù nel
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! Non so come riuscii a trattenere un grido. Sgusciai giù dall'armadietto sul comodino e di lì sotto ì lenzuoli... e in mezzo alle ipotesi più strane e
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a farmi passar la noia da dosso... Allora ho tirato giù la cassetta dei campionari del signor Clodoveo e mi son divertito a riguardar tutte quelle
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del petrolio, a rischio di far saltar l'istituto! Sangue d'un drago! E chi ha fumato? Hai fumato tu? Fa' sentire il fiato... march! - E si chinò giù
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lana sulle gambe? C'era da morire di noia; così mentre Caterina era andata giù un momento a prendermi un bicchiere di acqua inzuccherata, lesto lesto
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siamo scesi giù nel giardino, dove ho ordinato allo schiavo che mi venisse dietro. Eravamo giunti in un viale solitario, quando rivolgendomi a Maria, ho
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posso mandar giù. In seconda pagina, infatti, c'è un articoletto intitolato: I nemici della religione , che ricopio qui tal quale: Si dice che questa
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stato ad aspettare gli eventi. Nessuno pensava a me. Ho sentito il babbo, la mamma, Ada e Virginia che sono scesi giù dalle loro camere; poi è venuto
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con garbo. Giannino qua! Giannino là! Giannino su! Giannino giù! Non riparavo a contentar tutti. Chi voleva il rocchetto di cotone, chi la matassina di
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e mi misi a rosicchiarlo. Ma la mia felicità durò poco. Il cielo s'era fatto scuro, e non tardò a venir giù una pioggia fitta fitta e ad alzarsi un
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circostanze le aveva avute, chi gliele aveva date e via dicendo. A un tratto però incominciò a venir giù dell'acqua dal soffitto e la bambina chiamò la sua
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povera direttrice che non sapeva far altro che ripetere: - Tu! Tu! Proprio tu!... - E infine, scostando la sua sedia, ha concluso in un sibilo: - Va' giù
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avuto da dire un'orazione: - In nome di Sua Maestà il re Vittorio Emanuele III felicemente regnante... - E giù una filastrocca di cose nelle quali
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iermattina, appena partita la zia Bettina, le persone che più dovrebbero volermi bene in questo mondo, mi hanno calato i calzoncini e giù, frustate
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prigione, dei lavori forzati a vita... Povero me! Povera la mia famiglia!... Mi sono affacciato alla finestra, e ho visto giù, in giardino, Caterina in
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alzare il bottiglione, e giù! innaffiammo ben bene le balle col petrolio. - Ecco fatto! - aggiunse il mio compagno posando il bottiglione in terra e
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tempesta scoppiò tremenda sul capo del povero Gian Burrasca... e anche più in giù. - Ma io ho detto la verità! - gridava egli sotto la gragnuola inaspettata
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ci ritirammo, più in fretta che ci fu possibile in quella ristrettezza, nell'armadietto scendendo poi giù nella camerata. Gigino raggiunse il suo
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colavano giù rosoli e sciroppi, in terra era un piaccichiccio di pasta sfoglia pesticciata, dovunque sulle sedie, nelle cornici degli scaffali e del banco
Accademia della crusca
