IL GIORNALINO DI GIANBURRASCA
Ieri, mentre studiavo la grammatica latina, stando attento a quel che dicevano tra loro la mamma e Ada, ne ho sentita una carina. Si tratta della
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sicuro della riuscita voglio dare una rappresentazione in salotto vendendo i biglietti a due soldi alle mie sorelle e a quelli che vengono in
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Oggi dopo desinare durante una riunione della nostra Società segreta abbiamo, tra altre cose, parlato anche della continuità di questa stomachevole
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È passato un giorno della settimana e ho fatto tutti gli sforzi possibili e immaginabili per esser buono come promisi l'altro giorno alla mamma. Ieri
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del presidente della nostra Società segreta. Tutti i soci avevano già scritto il nome scelto in pezzetti di carta che ripiegati sono stati messi in un
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Ieri sera avrei voluto scrivere in queste pagine l'ultima parte della cronaca della giornata, ma mi premeva di vigilare il campo nemico dal mio
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della serratura, mi è stato promesso di non darmi più bastonate, e io ho promesso solennemente di ritornare a scuola, di studiare e di esser buono. Così
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minutissimi come quelli della rena. Per l'appunto oggi, essendo domenica, abbiamo avuto una pietanza di più e cioè il pesce con la maionese, e così noi altri
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gioco di prestigio he feci tanto tempo fa con Fofo e con Marinella facendomi dare l'orologio della signora Olga che pestai nel mortaio e che sostituii poi
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cadesse nelle grinfie della Direttrice sarebbe una rovina per tutti... Perciò l'ho levato dalla mia valigia e lo tengo legato sul petto con uno spago e
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Oggi Ada, Luisa e Virginia hanno tormentato tutto il giorno la mamma, perché acconsentisse a dare quella famosa festa da ballo della quale esse
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rovina della casa! Non mi chiameranno più Gian Burrasca di soprannome, che mi fa tanta rabbia! - Affondavo giù giù nell'acqua, e non capivo più nulla
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casi della mia vita, la tremenda avventura che mi successe il 18 dicembre - data memorabile per me perché fu un vero miracolo che non segnasse l'ultimo
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luce opaca che veniva dall'altra parte, ma riparata da qualche cosa che era frapposta al di là della parete. Spingendo lo scalpello fuori del buco
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contentissima che io sia a letto; così si sentiva più tranquilla, ed era sicura della riuscita della festa. Essa spera che io debba rimanere in camera un
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resoconto che ne ho fatto nella mia qualità di segretario, mi par d'avere davanti agli occhi una scena della vita dei cristiani nelle catacombe o un
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vestito. A pranzo mia sorella mi ha detto: - Giannino, anche oggi è venuto il maestro a fare il rapporto della tua assenza; se seguiti così, lo dirò
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son destinato a esser la rovina della famiglia. E tutto questo perché, a quanto pare, l'avvocato Maralli gli ha detto che era stato diseredato dal
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nella credenza, chiudendola a chiave. Io però, sapendo che la chiave della camera di Ada apre benissimo anche la credenza, ho colto il momento
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gamba del tavolino, e che afferrandomi ad esse, mi calai arditamente fuor della finestra. Ma a questo punto i ricordi mi si confondono… Battei la testa
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, con la corsa delle nove e quarantacinque! - Giornalino mio, non ho coraggio di descrivere qui la scena della separazione dalla mamma, dall'Ada, dalla
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matrimonio, in giardino. Non mi par vero d'arrivare a quel momento. Intanto ho nascosto tutti i fuochi sull'armadio della mamma perché questa deve essere una
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cinque compagni dormono della grossa. In questi due giorni passati ho due tatti notevoli da narrare: una condanna alla prigione e la scoperta della ricetta
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colpa mia dunque, se la signora Olga è tanto distratta? Ma il più bello è stato quando la mamma e l'Ada hanno dovuto raccontare la faccenda della
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nel bagno di luce elettrica, mi son messo con l'orecchio al buco della serratura per ascoltare... Dico la verità: se invece di aver sentito quel che ho
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stazione. Io avevo già disegnato nella mente il modo di effettuare il mio progetto che era quello di recarmi a casa della zia Bettina. Non avendo quattrini
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sono scatenate così improvvisamente, tutte insieme, che io son rimasto rimbecillito e mi par di sognare... Andiamo per ordine. La prima causa della
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specchio in camera della mamma, ma quella fu proprio una disgrazia. Ero con Carluccio a giocare a palla in quella stanza, con l'uscio chiuso, perché
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, dopo colazione, si eran riunite in salotto a far la nota degli invitati, e parevan tutte al colmo della contentezza. A un tratto, eccoti una grande
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; e a quella luce incerta vedemmo da un lato una fila di balle aperte, con della roba bianca... Vi misi le mani; era il riso, quell'odiato riso che
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sera non mi sono addormentato. L'orologio della chiesa vicina suonava le undici e mezza... I miei compagni dormivano... mi alzai e mi vestii. Gigino
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quattrini peggio spesi sono stati quelli delle elemosine. Infatti stamani appena sono uscito di casa ho trovato sugli scalini della chiesa di San Gaetano un
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carta dell'America appesa alla parete a destra della scrivania e... seguitai a far l'indiano. Il signor Stanislao allora si alzò dalla sedia puntando
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raccontato la storia delle fotografie che trovai in camera ua prima che pigliasse marito e della burletta che feci distribuendole ai rispettivi
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(dice Gigino che si chiama così) all'articolo intitolato: I nemici della religione. Questa rettifica l'abbiamo combinata insieme, e ora, prima di andare
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, esagerando, come fa sempre lei, e portando alle stelle la rassegnazione della povera vittima (così chiama l’avvocato) che rimarrà privo di un occhio per
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, credi, ogni argomento che mi si potesse portare in contrario. Della mia miserabile condizione qui dentro non posso esser giudice che io, e io ti so
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di seta che mi ha regalato l'altro giorno Carlo Nelli, quello della fotografia dov'era scritto: vecchio gommeux che non so cosa voglia dire. Le mie
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nuove tombe. A un certo punto ci siamo fermati a una tomba in costruzione e l'Ada ha detto: - Ecco la cappella della famiglia Rossi della quale
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bandito ossia La vittima della libertà perché, in fin dei conti, tutto quello che mi succede è stato per dare la libertà a un povero canarino che la
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Prèside, e per l'affare della pece siamo stati interrogati in sette o otto di noialtri, che stiamo nel banco dietro a quello del Mi' lordo ma non ci sono
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, col mio grande segreto, e piango e rido e tremo non so perché né di che, e stento quasi a scrivere qui questo importante avvenimento della mia vita
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la protezione della sora Matilde la quale, come dicono tutti, vuol molto bene alle bestie mentre non può soffrire i ragazzi, cosa, questa, assai
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, butto via ogni cosa, e me ne vo in camera di Luisa a guardare tutte quelle fotografie che tiene dentro la cassetta della sua scrivania. Le mie
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gioia al giornalino, dipingendo il disegno del serraglio che avevo fatto alla villa della zia Bettina mentre ero in prigione aspettando il babbo. Poi ho
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commissione del partito socialista per rallegrarsi con lui della guarigione, e c'è stato un po' di battibecco tra la mamma e il babbo, perché la mamma non
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anche più strana e complicata. Stamani il signor Venanzio s'è messo nella poltrona per leggere come fa sempre il Corriere della Sera che, invece, gli
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accompagni in tutte le vicende della mia vita... A rivederci dunque a Roma!
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malattie del naso, della gola e degli orecchi, come è scritto nel cartellino sull'uscio di casa, e dà le consultazioni tutti i giorni, motivo per cui
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!... Oggi è una grande giornata; è venerdì, e noi della Società segreta aspettiamo con ansia l'esito del nostro strattagemma per scoprire se la minestra di
Accademia della crusca
